Venezia, 20 gennaio
Mentre
è in corso l’inchiesta da parte del Ministero della Marina per
accertare le cause del repentino affondamento della motonave
«Fusina», inabissatasi venerdì sera al largo delle coste
sud-occidentali della Sardegna - si vagliano particolari riferiti
recentemente da qualcuno degli uomini dell’equipaggio.
Come si sa i dispersi del «Fusina» sono 14; quattro salme sono
state recuperate e il solo cameriere di bordo Ugo Freguja, 28 anni,
veneziano, si è salvato nuotando per otto ore e toccando terra a
Carloforte, l’isola sarda in cui si parla il dialetto genovese.
Particolare rilevanza sembra assumere il racconto che qualche tempo
fa il mozzo Angelo Barbieri, 16 anni, la «mascotte» del Fusina;
fece al padre, Menotti Barbieri.
Il ragazzo anch’egli scomparso in mare, disse al termine del suo
primo viaggio di aver attraversato «momenti molto difficili».
Al padre che gli chiedeva le sue impressioni di neo-marinaio
raccontò testualmente: «Ce la siamo vista brutta. Il carico era
male sistemato e la nave sbandava maledettamente. Abbiamo fatto
fatica a tenerla sulla rotta».
Per Menotti Barbieri, distrutto dalla tragedia che lo ha colpito,
non ci sono dubbi: egli è certo che anche questa volta lo
sbandamento del cargo è stato provocato da una cattiva sistemazione
del carico, costituito da minerale.
Da parte della Società Abruzzese di navigazione (SANA) armatrice
della nave, si ribadisce d’altra parte che sulle cause del sinistro
non si possono fare che congetture.
Il capitano Mario Borsani, dirigente della Società, ha confermato
che la «Fusina», verso la fine del mese di agosto, era stata
portata in bacino per una completa revisione dello scafo. Si era
accertato, in quella occasione, «la perfetta condizione di tutte le
strutture. Non si può dire - ha aggiunto il capitano Borsani - se
c’è stato uno sbandamento, come pare abbia affermato Ugo Freguja, o
se la nave si sia inclinata a seguito di un colpo di mare; o se
infine si sia aperta, sempre a seguito di un’ondata, una falla tale
da permettere all’acqua di invadere rapidamente le stive.
Stamane, intanto, è continuato il penoso pellegrinaggio dei
familiari dei dispersi alla sede della Compagnia. Non ci sono
speranze ma si aspettano almeno spiegazioni. Stamane, da parte della
Società, non è stato diramato alcun comunicato.
La ricerca delle salme, continuano. |