A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

Indice generale della rubrica "La grande Storia di Carloforte"

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16.01.2010 - Fusina - Nel 40° anniversario della tragedia che toccò il cuore dei Carlofortini
   

La tragedia del Fusina

Terza parte

Rassegna stampa regionale sarda

Articolo 16

L'UNIONE SARDA
giovedì 29 gennaio 1970

Con l'ausilio di speciali telecamere
Lo scafo del «Fusina» è stato localizzato
Giace su un fondale fangoso a circa novanta metri di profondità a due miglia e mezzo da Punta delle Oche.

Carloforte, 28 gennaio 1970

Quasi sicuramente lo scafo del «Fusina>, il mercantile affondato tredici giorni fa nelle acque al largo di Carloforte, è stato localizzato: il relitto – secondo quanto comunicato dal Comando della Marina militare – giace su un fondale fangoso, a circa novanta metri, a due miglia e mezzo da «Punta delle Oche».

«Elementi e sovrastrutture rilevati al video della telecamera – dice inoltre il dispaccio - e loro componenti riportate in superficie e riconosciute dall’unico superstite, così come traccia di pittura sottomarina e di minerale, blenda, pezzi di legname e bolle di nafta tuttora emergenti, e, infine, posizione, dimensioni e orientamento, consentono di concludere che pur non essendo pervenuti alla sua identificazione per la lettura del nome, lo scafo localizzato sia proprio quello del mercantile affondato venerdì 16 gennaio».

Il comunicato precisa anche che il relitto con tutta probabilità è inclinato sul fianco destro.

La posizione dello scafo localizzato è stata segnata con due boe che ne configurano l’orientamento e la lunghezza.

Alla localizzazione del relitto i mezzi della Marina militare (le fregate «Andromeda», «Altair» e «Scimitarra» e due aerei antisommergibili giunti espressamente da Catania) sono pervenuti dopo accurate ricerche attraverso il sonar ed altre apparecchiature elettroniche.

Individuato il punto in cui si riteneva che lo scafo fosse affondato, speciali telecamere sono state calate in mare dal rimorchiatore «Atleta»: le riprese hanno così consentito di raccogliere quegli elementi attraverso i quali si è poi giunti alla quasi certa individuazione del «Fusina».

Con questa operazione le ricerche in corso da dodici giorni per il recupero dei diciotto naufraghi e per la localizzazione del relitto, si sono così concluse.

Continua...

Fine terza parte - Articolo 16

 

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