A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

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La tragedia del Fusina

Terza parte

Rassegna stampa regionale sarda

Articolo 06

L'UNIONE SARDA
giovedì 22 gennaio 1970

Nuove ipotesi sulla tragedia del «Fusina»
Forse la nave è affondata senza lanciare appelli radio
Il mercantile era dotato di potenti apparecchiature e il suo SOS sarebbe stato captato da una delle molte stazioni del Mediterraneo se veramente ci fosse stata una richiesta di soccorso.
Recuperate altre due salme.

Carloforte, 21 gennaio 1970

Il mercantile «Fusina» si è forse inabissato nelle acque di Capo Sandalo senza che il radio telegrafista di bordo avesse neppure il tempo di lanciare l’SOS.

Questa ipotesi è stata avanzata dagli esperti che conducono l’inchiesta ordinata dal Ministero della Marina mercantile. Nessun messaggio di soccorso è stato infatti raccolto venerdì notte dalla stazione radio di Campu Mannu, né da quelle – assai più moderne e potenti – di Civitavecchia, Marsiglia, Palermo, Tunisi e Malta.

Il «Fusina» era dotato di una potente apparecchiatura radiotelegrafica e persino le stazioni poste sulla costa spagnola avrebbero teoricamente potuto raccogliere il suo SOS. Se ciò non è avvenuto – sostengono gli esperti della Capitaneria di Cagliari – si possono avanzare due sole ipotesi: o la radio di bordo è rimasta danneggiata in seguito allo spostamento del carico che ha fatto paurosamente inclinare il mercantile, oppure il «Fusina» è affondato tanto in fretta da non lasciare al telegrafista il tempo materiale per chiamare aiuto.

Si potrebbe anche supporre che il marconista si sia lasciato prendere dal panico ed abbia cercato scampo in mare.

In ogni caso – ritengono gli esperti – dal «Fusina» non è stato quasi sicuramente lanciato l’SOS, altrimenti sarebbe stato captato da una delle stazioni del Mediterraneo occidentale.

L’unico superstite, il cameriere Ugo Freguja, ha dichiarato invece che l’S.O.S. è stato lanciato. Si tratta quindi di un punto oscuro che potrà essere chiarito solo dall’indagine in corso.

All’indagine sommaria, che viene condotta dal comando marittimo di Carloforte, seguirà infatti, quella formale, che verrà seguita dal comandante la Capitaneria di Cagliari colonnello Osvaldo Possenti.

Proprio stamani l’alto ufficiale ha dichiarato, in merito alla polemica in atto sulla potenzialità delle radio costiere per la ricezione dei segnali di soccorso, che già da tempo era stata chiesta alle superiori autorità ministeriali l’istituzione di un centro di ascolto da installare a Capo Sandalo, centro che dovrebbe coprire una vasta zona delle coste occidentali della Sardegna.

Le ricerche dei cadaveri delle vittime, intanto, sono proseguite anche oggi: due salme sono state recuperate.

Una, nella grotta delle Oche, è stata ritrovata da un pescatore, mentre l’altra è stata ripescata dalla motovedetta «C.P. 306» a «Punta Borrona».

Le due salme sono state trasportate a Carloforte e composte nella camera ardente che è stata allestita nell’obitorio.

Delle dieci salme recuperate, solo una resta ancora da identificare: le altre sono state già ufficialmente riconosciute.

Quella che si trova nell’istituto di medicina legale di Cagliari è del secondo ufficiale Giordano Voltolina, di 61 anni, mentre quella ripescata nella grotta delle Oche è del marinaio Domenico Bonaldo, di 37 anni.

A Carloforte sono giunti oggi una sorella ed il cognato del marinaio Giuseppe Ballarin ed il padre ed il fratello di Giuseppe Ravalico.

Sempre a Carloforte stamani si sono svolti i funerali del direttore di macchina Giorgio Renier; alla mesta cerimonia ha partecipato l’intera popolazione, che ha seguito poi la salma fino al traghetto dove il feretro è stato imbarcato.

Domani giungerà a Venezia, città natale di Giorgio Renier.

Stamani ha lasciato Carloforte anche il sottosegretario alla Marina mercantile, Salvatore Mannironi, che, come è noto, è stato incaricato dal Ministro di seguire personalmente l’inchiesta.

Francesco Era

Continua...

Fine terza parte - Articolo 06

 

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