Una racconta che
(forse) venne fatta costruire dal Papa Gregorio IX durante le
crociate, per ricordare il disastroso naufragio di due navi cariche
di giovani fanciulli che perirono nel mare in tempesta in prossimità
delle coste nord-orientali dell'Isola di San Pietro nel 1212.
Se ne ha notizia da un
documento scritto in latino da Alberico, monaco trinitario
dell’abbazia cistercense delle Tre Fontane, nei pressi di
Chalons-sur-Marne, non molto distante da Cervofreddo, che tra il
1230 ed il 1240 scrisse il Chronicon.
L’opera è stata
pubblicata in Monumenta Germaniae Historia vol. XXIII e in Rerum
Gallicarum Et Francorum Scriptores Tom. XVIII, n.744 (1698).
Il documento
è il seguente:
"Expeditio
infantium satis miraculose undique convenientium facta est anno 1212
primo venerunt a partibus castri Windocini Parisiensis, qui cum
essent circiter triginta milia Massiliam quasi mare contra saracenos
transíturi venerunt.
Ribaldi vero
ipsis associati et mali homines ita totum exercitum infecerunt, quod
quibusdam pereuntibus in mari, quibusdam venundatis, pauci de tanta
multitudine sunt reversi, de illis tamen quicumque inde evaserunt
dedit papa praeceptum, ut cum ad aetatem pervenirent, tamquam cruce
signati mare transirent.
Itaque
traditores horum infantium dicuntur fuisse Hugo Ferreus et
Guillelmus Porcus mercatores Massiliensium qui cum essent navium
rectores, debebant sicut eis promiserant cause Dei absqee pretio eos
conducere extra mare, et impleverunt ex eis septem naves magnas,
cumque venissent ad duas dietas in mari ad Insulam Sancti Petri ad
rupem que dicitur Reclusi, orta tempestate duae naves perierunt, et
omnes infantes de illis navibus submersi sunt, et (ut dicitur) post
aliquot Papa Gregorius IX ecclesíam novorum Innocentium in eadem
insula fecit et duodecim praebendarios instituit, et sunt in illa
ecclesia corpora infantium, que mare ibi projecit, ed adhuc integra
ostenduntur peregrini...
Traditores autem
reliquas quinque naves usque Bugiam et Alexandriam perduxerunt et
ibi omnes infantes illos Principibus Sarracenorum et mercatoribus
vendiderunt; ex quibus Califas in parte sua quadringentos emit,
omnes clericos, qui ita eos ab illis segregari voluit, inter quos
erant octoginta presbyteri et honestius omnes suo more tractavit...
Qui vidit et
fuit unus de praedictis clericis, quos Califas in parte sua emít,
fideliter retulit...
Duo supra dicti
traditores Hugo Ferreus et Guillelmus Porcus postea venerunt ad
Principem Sarracenorum Siciliae Mirabellum, et cum eo tradicionem
Imperatoris Friderici facere voluerunt, sed Imperator de iis dante
Deo triumphavit et Mirabellum cum duobus filiis et istos traditores
in uno patibulo suspendit".
Ed eccone la
traduzione:
“Nell’anno 1212
venne fatta una spedizione di bambini i quali convergendo quasi
miracolosamente da ogni parte ed essendosi riuniti a Vendome, presso
Parigi, vennero a Marsiglia essendo circa trecentomila, come se
volessero attraversare il mare contro i Saraceni.
Alcuni ribaldi e
uomini malvagi che si erano uniti agli stessi corruppero tutto
l’esercito, poiché alcuni bambini morirono in mare, altri furono
venduti e pochi rispetto a tanta moltitudine ritornarono a casa.
Tuttavia a
riguardo di quelli che si salvarono il Papa emanò un precetto,
affinché quando fosse giunto il momento, attraversassero il mare con
una croce impressa.
E così i
traditori dei bambini si dice fossero Hugo Ferreus e Guillelmus
Porcus,mercanti di Marsiglia, i quali, essendo armatori delle navi,
dovevano così come avevano loro promesso per la causa di Dio, senza
ricompensa, condurli oltre mare.
Riempirono con
essi sette grandi navi, e quando giunsero dopo due giorni di
navigazione verso l’isola di San Pietro, alla rupe che viene
chiamata del Recluso, scoppiata una tempesta, due delle navi
colarono a picco, e tutti i bambini su quelle navi annegarono.
E, come si dice,
dopo alcuni anni Papa Gregorio IX fece erigere in quella isola la
chiesa dei Nuovi Innocenti, e introdusse dodici prebendari.
In quella chiesa
ci sono i corpi dei bambini gettati a riva dal mare, ed inoltre si
mostrano integri ai pellegrini.
I traditori,
d’altra parte, condussero le cinque navi restanti fino a Bugia e ad
Alessandria, dove una volta giunti tutti quei bambini vennero
venduti ai Principi Saraceni e ai Mercanti.
Il Califfo comprò quattrocento di loro, tutti chierici, che volle
così separare dagli altri ottocento che erano presbiteri, e che,
come era sua abitudine, trattò tutti onestamente e con onorevoli
gesti.
Nello stesso
anno in cui i bambini furono venduti, i Principi Saraceni che erano
riuniti a Bagdad, uccisero con ogni sorta di tortura diciotto
bambini che avevano rifiutato di abiurare la fede Cristiana, mentre
tutto il resto visse diligentemente in cattività.
Tra i chierici nominati sopra e che erano stati comprati dal
Califfo, ve ne fu uno che vide e riferì fedelmente di non avere mai
sentito che alcuno di detti bambini aveva abiurato la fede
cristiana.
I due traditori
sopraccitati Hugo Ferreus e Guillelmus Porcus, andarono dal Principe
dei Saraceni in Sicilia Mirabello, e con lui vollero cospirare per
tradire l’Imperatore Federico.
Ma l’Imperatore , offerente a Dio, trionfò su di loro e impiccò
sullo stesso patibolo sia Mirabello coi suoi due figli e quei
traditori.
Dopo diciotto
anni la persona che riferì tutto ciò aggiunse che Maschemach di
Alessandria teneva in buone condizioni settecento di essi che non
erano più bambini ma uomini forti”. |