A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

Indice generale della rubrica "La grande Storia di Carloforte"

 

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La Chiesetta dei Novelli Innocenti

Seconda parte

 

Sull’origine di questa chiesa si conoscono due versioni.

Chiesetta dei
Novelli Innocenti

 

Un’altra versione, leggendaria, lega l’origine al viaggio che compì l’apostolo Pietro al suo ritorno dall’Africa, che fece sosta nella piccola isola per riposare.

Si riporta un estratto tratto da: "Triumpho de los Santos del Reyno de Cerdena par Dionisio Bonfant de la Ciudad de Caller Doctor en Theologia y en Derechos".

Cagliari, Stampa del Dottor Antonio Galcerin per Bartolomeo Gobetti. MDCXXXV.

Libro decimotercio Capitulo ultimo, §.X, Pag. 587.

"Esta Navegacion que el Padre Pintu escrive de San Pedro es cosa no solo nueva, però contraria a todos los que tal peregrinacion refieren, siguiendo los mas à Metafraste en el Sermon de Peregrinatione Petri que affirma aver fido la llegada à la buelta, diziendo demun per Africam Romam venit, y porque antendo de partir de Africa frontera à Caller para Roma, avia de llegar à Cerdena, endereço su viaje para Caller, tomò puerto en la Isla llamada Hieracon, y desta llegada Isla de San Pedro, como escrive todos, y della vino a Caller, y dexo memoria en el Oratorio, con el.......................".

La traduzione completa del documento che si trova al libro I°, Cap. V, pag. 44 – 45 nel discorrere della probabile venuta del Santo Apostolo Pietro in Sardegna è la seguente:

"Ed essendo il Regno di Sardegna, ed in particolare le parti di Cagliari essendo vicine all’Africa, e dovendosi passar per di là per recarsi a Roma, come si legge di Cesare, e di altri, che partendo dall’Africa per andare a Roma, dovettero approdare a Cagliari, e come i due discepoli Clemente e Bonifacio si trovavano nella Città di Cagliari, indirizzò esso (l’Apostolo San Pietro) la sua navigazione colà, e venne primieramente ad un’isola che dista da quella 60 miglia, chiamata dai Greci fino a quel tempo Hieracon, secondo Tolomeo ed altri antichi autori, che è quanto dire in Latino Isula Accipitrum, isola degli sparvieri, per esser in quella gran copia di cotesti animali, vicina e molto contigua ad altra isola, o quasi continua a quella di Sardegna chiamata Solcitana.

Venne adunque l’Apostolo a la detta isola degli Sparvieri, e da quel punto i Cristiani in memoria di così grande avvenimento, lasciando la prima ed antica denominazione, la onorarono col nome di Isola di San Pietro, nome che le continuano i presenti, e la conserveranno i posteri; della qual venuta del Santo Apostolo a quell’Isola, esiste una tradizione molto antica, come ne fa fede Don Martino Carrillo, Abate oggi di Monte Aragon, e che fu Visitatore Generale per Sua Maestà in questo Regno, il quale nella Relazione che fece al Cattolico Re Don Filippo III, riferisce la verità intorno a questa tradizione; e si dice che in memoria di questo fatto, sebbene poscia fosse quest’isola stessa disabitata dagli abitatori, fosse edificata una Chiesa del Santo Apostolo, dove gli abitanti di Cagliari e di Solci festeggiavano la sua festa traghettandovisi con barche.

Per informarmi meglio di ciò, ho io adoperato una particolar diligenza, e da tre marinai seppi che stanno ancora in piedi ruderi di muri che appartenevano all’antica Chiesa".

Continua...

Fine seconda parte

 

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