LA MORTE

Ormai la tragedia è senza ritorno.
Il figlio è senza vita e senza anelo.
A lui s’è chiuso il terreno giorno,
Ed è volato serenamente in cielo.

La madre lo richiama ad alta voce:
E piange e si dispera ed invoca Dio;
Il padre sostiene l’angosciosa croce:
E lo rimira e lo contempla, nell’oblio.

Sono lì, assenti, e non si danno pace,
Ed invano aspettano il suo risveglio.
Il tempo è fermo e lui immoto giace.

Tramonta la fede ed anche la speranza,
E tutto ciò che è vita e moto è meglio.
La morte è sovrana nella silente stanza.
 

Francesco Lorefice

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