CARLOFORTE
Un restauro per non
dimenticare il passato, un Buon cuore ultracentenario che tornerà a
navigare ricordando tempi lontani.
Salvatore Luxoro (nella foto), imprenditore a capo della Marinatour,
è anche un volenteroso tabarkino appassionato di restauro nautico, e
tre anni fa ha deciso di rimettere a nuovo un battello di nome "Buon
cuore" costruito 107 anni fa dall’allora noto maestro d’ascia
Pasquale Biggio.
L’imbarcazione
carlofortina appartiene alla gloriosa epopea dei galanzieri;
veniva usata per trasportare galanza (minerale di piombo), tra la
fine dell’800 ed i primi del 900.
Di battelli come
il "Buon cuore" era traboccante, allora, la baia di Carloforte. Le
imbarcazioni andavano a sciami verso Nebida, Masua, Gonnesa, dove i
galanzieri, come operose formiche, le stipavano di minerale che poi
portavano a Carloforte per scaricarlo nei depositi. Un lavoro
massacrante. La vetusta imbarcazione, in più di un secolo di vita,
ha avuto sette diversi proprietari e tanti usi diversi, ma ora
finalmente è tornata a casa.
Salvatore Luxoro,
l’ha trovata in un cantiere della Costa Smeralda, abbandonata da 7
anni con il fasciame spaccato un po’ dappertutto. Dopo qualche
indecisione, nel 2000 l’ha comprata e riportata a Carloforte. Ora si
trova già da tre anni presso il canale delle saline, sul lato
adiacente lo stradone provinciale, davanti al magazzino-officina
dell’imprenditore. E sono tanti i carlofortini che ammirano il duro
lavoro di Salvatore, uomo di poche parole ma un vero e proprio
stacanovista sul lavoro, e di pochi altri amici. Non è la prima
volta che lui si cimenta nel restauro di barche e motoscafi, una
vera passione, anche se ammette: «Non avevo le conoscenze per un
restauro così impegnativo, così ho chiesto aiuto al più anziano dei
maestri d’ascia in attività, Giovannino Biggio e a Tonino Sanna».
Il battello, lungo
12 metri e largo 4 e mezzo, è stato smontato pezzo per pezzo. Il
fasciame marcio è stato sostituito, mentre il resto è stato
completamente trattato.
Le stagioni si
sono accavallate con vento, pioggia, freddo e sole da record, ma
Salvatore non ha mai smesso di lavorare intorno al battello. Ora si
può già intravvedere il legno lucidato e un bel verde mare. Pronto
anche il lungo albero per riarmare il Buon cuore a vela latina. Il
giorno in cui il battello tornerà a solcare i mari, secondo le stime
di Salvatore Luxoro ad aprile, rivivrà un pezzo di storia
carlofortina.
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