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    Carloforte, sabato 29 novembre 2003
 
 Il "Buon cuore" di nuovo in mare dopo un secolo
 
CARLOFORTE Un restauro per non dimenticare il passato, un Buon cuore ultracentenario che tornerà a navigare ricordando tempi lontani.

Salvatore Luxoro (nella foto), imprenditore a capo della Marinatour, è anche un volenteroso tabarkino appassionato di restauro nautico, e tre anni fa ha deciso di rimettere a nuovo un battello di nome "Buon cuore" costruito 107 anni fa dall’allora noto maestro d’ascia Pasquale Biggio.

L’imbarcazione carlofortina appartiene alla gloriosa epopea dei galanzieri;
veniva usata per trasportare galanza (minerale di piombo), tra la fine dell’800 ed i primi del 900.

Di battelli come il "Buon cuore" era traboccante, allora, la baia di Carloforte. Le imbarcazioni andavano a sciami verso Nebida, Masua, Gonnesa, dove i galanzieri, come operose formiche, le stipavano di minerale che poi portavano a Carloforte per scaricarlo nei depositi. Un lavoro massacrante. La vetusta imbarcazione, in più di un secolo di vita, ha avuto sette diversi proprietari e tanti usi diversi, ma ora finalmente è tornata a casa.

Salvatore Luxoro, l’ha trovata in un cantiere della Costa Smeralda, abbandonata da 7 anni con il fasciame spaccato un po’ dappertutto. Dopo qualche indecisione, nel 2000 l’ha comprata e riportata a Carloforte. Ora si trova già da tre anni presso il canale delle saline, sul lato adiacente lo stradone provinciale, davanti al magazzino-officina dell’imprenditore. E sono tanti i carlofortini che ammirano il duro lavoro di Salvatore, uomo di poche parole ma un vero e proprio stacanovista sul lavoro, e di pochi altri amici. Non è la prima volta che lui si cimenta nel restauro di barche e motoscafi, una vera passione, anche se ammette: «Non avevo le conoscenze per un restauro così impegnativo, così ho chiesto aiuto al più anziano dei maestri d’ascia in attività, Giovannino Biggio e a Tonino Sanna».

Il battello, lungo 12 metri e largo 4 e mezzo, è stato smontato pezzo per pezzo. Il fasciame marcio è stato sostituito, mentre il resto è stato completamente trattato.

Le stagioni si sono accavallate con vento, pioggia, freddo e sole da record, ma Salvatore non ha mai smesso di lavorare intorno al battello. Ora si può già intravvedere il legno lucidato e un bel verde mare. Pronto anche il lungo albero per riarmare il Buon cuore a vela latina. Il giorno in cui il battello tornerà a solcare i mari, secondo le stime di Salvatore Luxoro ad aprile, rivivrà un pezzo di storia carlofortina.


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