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FORSE
NON TUTTI SANNO CHE... |
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Nel 1949 venne
costituita l’Associazione PRO LOCO di Carloforte il cui primo
presidente fu il Dr. Giovanni GIRIBALDI. Nel 1953 venne eletto
presidente il Prof. G. ERA che resterà in carica fino al 1982. In
quel periodo, col validissimo apporto dei signori Ninetto RIVANO e
Angelo ASTE venne istituito il gruppo folcloristico di Carloforte
per tutte le manifestazioni che rappresentarono la comunità in
paese e fuori. |
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Il ballo tabarkino, in origine, comprendeva ben nove parti:
1° A spasso – 2° Ballo – 3° Reverenza – 4° Secondo a spasso – 5° A spasso ultimo – 6° Primo Rondò – 7° Busticca – 8° Secondo Rondò – 9° Ballo della cena grande.
Fino ai giorni nostri ci è stato tramandato con l’aggiunta del ballo maltese che risale ai primi del ‘900. |
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Il Professor Giorgio FERRARO, noto storiografo carlofortino, fra le sue tante preziose ed importanti opere, in seno al corpo insegnanti delle Scuole elementari di cui faceva parte, nell’anno scolastico 1962 – 1963 ha attivamente collaborato per la pubblicazione della famosa “Monografia sulla città di Carloforte” edita dalla tipografia FOSSATARO di Cagliari. |
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L’oasi "L.I.P.U." (Lega italiana protezione uccelli) si estende per una superficie di 236 ettari nella parte occidentale dell’isola e comprende ben sette chilometri di costa.All’interno del territorio vi sono le splendide insenature di "Cala Vinagra" e di "Cala Fico".
Questa parte dell’isola è stata definita da tempo "Area di interesse internazionale". |
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Il Faro:
Il faro di "Capo Sandalo" è uno dei più potenti del Mediterraneo.
Sorge sulla costa occidentale dell'isola e funziona ininterrottamente dal 1864.
Ha una portata di 30 miglia marine e l'altezza della luce sul livello del mare raggiunge i 135 metri.
Dal 1960 è in funzione una stazione radio. |
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A Carloforte fino a pochi anni fa nel periodo carnevalesco, ossia dal 17 di gennaio in poi, le maschere più usate erano i cosiddetti “struggiuin” (strofinacci).
In realtà si trattava di mascherarsi il volto con vecchie federe di cuscino dopo aver praticato i tre fori degli occhi e della bocca ed il resto del corpo con vecchi vestiti.
Il gioco ricorrente dei vari gruppi di amici mascherati era quello di “abbordare” i malcapitati passanti ai quali venivano fatti i più disparati scherzi.
Questa usanza negli ultimi anni è andata sempre più in disuso. |
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La Torre di San Vittorio:
Situata in località
Spalmadureddu, a 30 m dalla Marine Service, la torre fu costruita nel 1786 per la difesa di Carloforte, oggi è sede di un'importante stazione astronomica che fa parte del Servizio Internazionale delle Latitudini.
Ne esistono solo cinque al mondo, d'estate è possibile visitarla, a giorni prestabiliti, e osservare stelle e costellazioni. |
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Anticamente alcuni dolci tipici Carlofortini venivano fatti dalle massaie solo in corrispondenza delle varie festività come ad esempio: le "Lune" per la Domenica delle Palme, i
"Cestinetti" per Pasqua , le "fantine" per Natale (pasta con sagome caratteristiche di uomini o donne) e i "panetti" con fichi e zibibbo per tutti i Santi e San Carlo.
I dolci invece più ricorrenti nell'arco dell'anno erano e sono i "canestrelli" con e senza cappa. |
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La superficie delle saline di Carloforte è di 78 ettari. |
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