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"Curiosità",
la
rubrica curata da Pier Franco Rivano.
"Curiosità
religiose"
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FORSE
NON TUTTI SANNO CHE... |
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La chiesetta della “Madonna dello Schiavo”, nell’ambito della
comunità di Carloforte, è anche conosciuta con l’appellativo di
“Gejetta du Prevìn”, ovvero "Chiesetta del piccolo prete"
(riferito a Don Nicolò SEGNI).
Questi era il giovane che, con appena otto anni di sacerdozio,
seguì a Tunisi i suoi parrocchiani fatti schiavi dai barbareschi
il 02 e 03 settembre 1798. |
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Don Gabriele PAGANI, Parroco a Carloforte dal 1923 al 1940, è sepolto nella prima cappella a sinistra della chiesa Parrocchiale dedicata a
San Carlo Borromeo.
Egli fu l’autore della preghiera alla “Madonna dello Schiavo”. |
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Il primo parroco di Carloforte, dal 1738 al 1748, fu Don Andrea
FARANDO da Pegli (GE). |
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La
chiesetta dei Novelli Innocenti o di San Pietro, secondo quanto
tramandato in più versioni, dovrebbe essere la più antica
costruzione dell’isola.
Risalirebbe all’anno 1000 e venne dedicata al Santo in ricordo
del suo passaggio.
Nel 1986 è stata definita “Monumento nazionale” ed è sotto
tutela della Sovrintenedenza alla antichità e Belle Arti di
Cagliari. |
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La Madonna dello Schiavo - Patrona di
Carloforte:
La Madonna fu trovata dallo schiavo Nicola Moretto nella spiaggia di Nabel, presso Tunisi il 15 Novembre 1800. Il ritrovamento della "Madonnina Nera" fu accolto come un miracolo dagli schiavi in terra d'Africa e fu un fedele conforto dalle tribolazioni patite.
Portata nell'Isola di San Pietro dagli schiavi liberati, la Madonnina è rimasta un simbolo di fede e libertà per tutti i Carlofortini.
La festa della Madonna dello Schiavo è senza dubbio quella più sentita dalla comunità Carolina e da diversi anni questa festa si rinnova anche a Pegli l'ultima domenica di Novembre. |
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