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FORSE
NON TUTTI SANNO CHE... |
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Anche
la tonnara di PORTOSCUSO è del tipo “Grande da Costa”.
Situata a due miglia e mezzo dalla tonnara di PORTOPAGLIA è
distesa da terra 1500 metri circa verso ovest; vicinissima al
paese omonimo è calata su fondo sabbioso a più di 30 metri di
profondità ed ha 6 camere (4 a ponente e 2 a levante).
Ha il “pedale” ai piedi di Capo Altano e nord dell’isolotto di
Meli. |
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Quando la ciurma di mare era pronta (reclutamento di 70-90 tonnarotti), il “Rais” partiva per primo con alcuni e validi uomini per individuare l’alto della tonnara, ovvero il punto di calata della rete. Era ed è tuttora importante individuare il punto esatto della “bocca” che deve essere sempre sistemato nel medesimo punto di corsa dei tonni. Queste operazioni definibili di “alta scuola marinara” dovevano sempre essere effettuate con la più assoluta bonaccia, utile per poter calare l’ancoraggio dei vascelli e quindi per la stesura dei cavi in punti già stabiliti a terra. |
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Il Rais era responsabile della “tonnara” (intesa come rete da pesca) anche nel periodo di non attività. Egli, dopo averla accuratamente esaminata dopo i periodi in cui veniva usata, la affidava per lo più a delle famiglie povere che non avevano un granché per vivere e dove le donne si dedicavano a sciogliere i nodi di cocco. Questa era già all’epoca considerata un’arte. |
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Gli antichi "tonnarotti", prima dell’inizio di ogni mattanza, usavano iniziare le loro preghiere con un "Ave" alla Madonna e un "Credo" allo Spirito Santo.
Era consuetudine seguire con sette "Pater" dedicati a "S.Antoniu" ... "cu ne desbarasse u camin e cu n’ascishte in té noshtre operasuìn" (affinché ci faciliti il nostro cammino e ci assista nelle operazioni di pesca).
A "San Giorgiu" ... "cu ne libere dai pesci cattìi" (affinché ci liberi dai pesci cattivi).
A "San Gaitan" ... "cu ne mande da Pruvvidensa" (affinché mandi la provvidenza). |
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L'antica
tonnara dell'isola Piana era del tipo "Grande da Costa".
Si calava a nord dell'isola, nei pressi delle "Tacche
bianche", non distante da "Punta delle Oche".
Raggiungeva una profondità di circa 35 metri, appoggiandosi su un
fondo sabbioso.
Non è difficile immaginare che prendeva il nome dall'Isola Piana
ove veniva confezionato il pescato. |
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