A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

Indice generale della rubrica "La grande Storia di Carloforte"

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16.01.2010 - Fusina - Nel 40° anniversario della tragedia che toccò il cuore dei Carlofortini
   

La tragedia del Fusina

Terza parte

Rassegna stampa regionale sarda

Articolo 23

LA NUOVA SARDEGNA
venerdì 8 dicembre 2000

Carloforte. La comunità unita oggi nella devozione e nel ricordo del tragico naufragio di trent'anni fa: diciotto morti.
L'antico timone è accanto alla Madonna del mare.

Cagliari, 8 dicembre 2000

CARLOFORTE. Chi conosce e ama il mare non potrà esimersi, in questa solenne giornata, dal piacere e dal dovere di recitare una preghiera ai piedi della Madonna del Mare.

Una piccola statua, che occupa appena qualche metro del molo San Carlo, è il simbolo di una grande fede, di un legame intenso e profondo per ricordare la fragilità dell'uomo davanti al mare e l'importanza di invocare, anche con un umile gesto, l'aiuto divino.

Un popolo di marinai e pescatori che dal mare ha tratto lavoro, ricchezza e cultura, non può dimenticare questo momento di devozione vissuto ormai da anni sul filo dell'emozione.

La Madonna del mare rappresenta per ogni bravo marinaio il suggestivo incontro tra la debolezza dell'uomo e la forza della fede. Per questo nasce nell'isola di San Pietro tanta devozione alla piccola Madonna del mare.

Per questo un intero equipaggio, quello del traghetto "La Maddalena" impegnato nei collegamenti tra Carloforte e la vicina Calasetta, ha dedicato senza tralasciare il lavoro giorni e ore per riportare agli antichi splendori il vecchio timone, che ormai rovinato era stato riposto accanto alla Madonna del mare.

Un lavoro delicato e meticoloso per offrire alla Madonna del mare un dono di fede e di profonda devozione.

Adesso infatti, quell'antico timone è degno di essere riposto accanto alla statua e di indicare, perfino ai più scettici, il significato di unione tra l'amore e la passione per il mare e la speranza della fede. Non solo, anche il comandante del porto Filippo Marini, avvalendosi dell'aiuto dell'amministrazione tabarchina, ha curato l'iniziava con la quale è stata risistemata l'area dove venne posta, anni fa, la Madonna del Mare.

Una nuova base in marmo e delle profumate aiuole circonderanno da oggi la piccola statua.
C'è però anche chi, benché lontano non dimentica la Madonna del Mare. Il suo nome è Ugo Freguja, l'unico marinaio che riuscì a salvarsi quel tragico 16 gennaio del 1970, quando la motonave "Fusina" naufragò e morirono diciotto marinai.

La gente di mare non può dimenticare.

Romina Piscedda

Continua...

Fine terza parte - Articolo 23

 

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