Carloforte, 3 febbraio 1970
A conclusione
dell’azione di protesta iniziata dagli studenti dell’istituto
tecnico nautico sin da sabato scorso, si è svolto oggi a Carloforte
uno sciopero generale.
L’azione di
protesta è maturata perché sino ad oggi non è stata accolta nessuna
delle proposte presentate dalla autorità marittima locale alle
superiori autorità marittime competenti e relative al miglioramento
del servizio di soccorso marittimo lungo le coste dell’isola di San
Pietro ove in pochissimo tempo si sono verificati tre gravissimi
incidenti e dell’intera costa occidentale della Sardegna.
Le proposte
presentate richiedevano l’installazione a Capo Sandalo di una
stazione radio ricevente-trasmittente funzionante ventiquattr’ore su
ventiquattro e la assegnazione all’ufficio circondariale marittimo
di Carloforte di un mezzo navale veloce idoneo al salvataggio dei
marittimi ed al recupero di eventuali cadaveri.
Lo sciopero è stato
predisposto dagli studenti che riunitisi in assemblea generale alla
presenza di un folto gruppo di professori e genitori hanno anche
pensato e deciso come attuarlo. Alla assemblea degli studenti ieri
sera ha fatto seguito anche una assemblea dei commercianti che ha
deliberato di aderire allo sciopero e di tenere i negozi chiusi per
l’intera giornata. Analoga decisione hanno preso i locali
cinematografici. Hanno così partecipato allo sciopero studenti,
operai, impiegati e commercianti. Gli uffici pubblici e le due
banche sono rimaste chiuse ugualmente per tutto il giorno, mentre i
traghetti della Tirrenia in servizio per Calasetta e Portovesme dopo
aver effettuato il primo viaggio sono stati costretti ad
interrompere il servizio.
Ai traghetti in
arrivo da Calasetta è stato impedito lo sbarco dei viaggiatori e
delle auto per cui sono dovuti rientrare a Calasetta ove sono
rimasti fermi tutto il giorno.
Lo sciopero si è
svolto senza nessun incidente e nessuna grave conseguenza.
Gli studenti e
buona parte della popolazione con cartelloni vari che chiarivano i
motivi dello sciopero hanno sfilato per il lungomare e le vie del
paese per richiamare ancor più l’attenzione sui motivi della
protesta.
Domani tutto sarà
normale: gli studenti torneranno a scuola, gli operai riprenderanno
il lavoro, gli uffici ed i negozi riapriranno i battenti. |