Mailing List "Carlofortini nello Spazio"
dal diario di Bordo dell'astronave "San Pierterprise"
Data Astrale 3004.2(feb)
Sono il comandante
Giankirk
della astronave
"San Pierterprise"
il nostro compito è esplorare lo spazio alla ricerca di
nuove forme di vita, di nuovi pianeti, al di là dello
spazio conosciuto.
Da alcuni giorni il comando della Flotta Astrale ci ha
assegnato un nuovo compito:
La
San Pierterprise
ed il suo equipaggio devono tornare
sul pianeta Terra e mettersi alla ricerca di un luogo
che negli anni duemila, la lontana "Epoca della benzina",
si chiamava Carloforte o Isola di Tabarka.
Sembra che prima dell'inizio della nostra nuova era
tecnologica l'Isola fosse abitata da gruppi di isolani
combattivi e orgogliosi, i quali spendevano tutto il loro
tempo litigando e distruggendo le bellezze naturali del
luogo.
Il nostro ufficiale scientifico il Dottor
Fakok,
primo ufficiale vulcaniano, ha già fatto una scansione
dei resti delle abitazioni, degli autoctoni e ha rilevato
tracce preoccupanti di dissesto idrogeologico dovuto
all'eccessivo sfruttamento delle risorse e degli
abitanti.
Il
nostro primo ufficiale
Sulukebab
ha inserito la
San Pierterprise in un'orbita
geostazionaria compresa tra le località "La Punta" e "La
Caletta" e dall'interno dei nostri laboratori
fotografici a scansione laser, proseguono i rilevamenti
eseguiti dal secondo ufficiale
Rivanus
alla ricerca di testimonianze visive.
Una piccola squadra, comandata dal nostro ufficiale alla
sicurezza di origine
Borg,
il guardiamarina
Asloretis
è stata tele trasportata sul luogo ma a tuttora non ci
sono giunte notizie...
Eppure il computer di bordo ci ha indicato chiaramente
che sull'Isola era presente una ricca comunità che
viveva di pesca e di insediamenti in subaffitto.
Evidenti tracce di vita telematica conservate nei nostri
archivi informatici da diversi siti preistorici ancora
del tipo .org e .net, testimoniano che fossero molto
attive alcune modalità di scambio di informazioni tra
gli abitanti dell'Isola ed un altro gruppo molto
numeroso di cyberpersonaggi molto primitivi, sembra di
fatti, che all'epoca, non essendo ancora stato inventato il
tele trasporto, non fosse possibile lavorare e vivere in
posti molto distanti fra loro.
Questi cybernauti quindi
surrogavano con una esperienza di immagine digitale,
ancora molto primitiva rispetto alle nostre, sale ologrammi, la lontananza dall'Isola e il sentimento di
rimpianto ad essa collegata.
Pare
che uno di questi, un certo
Kebab,
sia stato uno degli ultimi navigatori dell'Isola, conosciuti prima che tutti si dedicassero ad altre
attività molto più redditizie.
Di lui e dei cybernauti che comunicavano con lui ci
restano solo poche notizie frammentarie. La storia
successiva al 2000 ci dice che una volta completamente
distrutte le bellezze naturali dell'Isola e persa
completamente la propria identità linguistica, gli
abitanti del luogo abbiano venduto tutte le proprie case
ad una razza aliena chiamata "TURISTI" e si siano tutti
allontanati da lì.
Non esistono, nell'archivio della flotta astrale, dati
certi sulla razza aliena turista, ma sembra che fosse
molto in voga nel 2000, come una autentica razza di tipo
metamorfico parassita che tendeva a stipare
all'inverosimile i luoghi in cui viveva solo pochi mesi
alla volta.
Dopo che i
"TURISTI" hanno distrutto l'identità culturale
dell'Isola l'hanno resa inabitabile e deserta e si sono
allontanati da lì impedendo a tutti i "locali" di
ritornare sull'Isola, rendendo ogni forma di vita troppo
dispendiosa.
Dopo di questo, non si hanno più notizie
dell'insediamento umano chiamato "Accipitrium
Insula"!
Dubito che dopo così tanto tempo potremo ancora trovare
qualcosa e non capiamo come mai il comando della Flotta
Astrale abbia affidato proprio alla
nostra astronave un compito così ingrato.
Come ultimo aggiornamento al diario di bordo, tengo a
segnalare che il gestore dei replicatori
bio-alimentatori dell'astronave, terzo ufficiale romuliano
Zukaran,
ha oggi preparato un nuovo composto organico
selezionabile tramite i nostri codificatori personali
interni bionutrizionali, con il codice "Cappunadda".
Al termine dei due giorni standard di esplorazione
previsti come da protocollo 3456.4 del comando della
Flotta Astrale, se non interverranno fatti di una
qualche rilevanza, abbandoneremo l'esplorazione
dell'Isola.
Eppure nonostante tutto, molti di noi sono convinti che
in questo luogo una volta dovessero esserci interessanti
forme di vita.
Dal Capitano
Giankirk è tutto.
Questa è la fine del messaggio
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CROU n°1/29/06
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