Eventi di attualità di ieri e di oggi su Carloforte e l'Isola di San Pietro

    Carloforte, martedì 18 febbraio 2003
 
 Attentato a Salvatore Parodo - Distrutta la sua villetta

Qui si seguito trasmettiamo nell'integralità l'edizione speciale del 18.02.2003 di "Carloforte News", rassegna stampa su Carloforte e dintorni, diramata nella nostra Mailing List dei "Carlofortini nel mondo"

Cari "Carlofortini nel mondo",

Tramite questa edizione speciale di "Carloforte News" ho il gravoso compito di informarvi sull’attentato del quale è stato vittima – fortunatamente non di persona – il consigliere comunale (e Amico) Salvatore Parodo (meglio noto come “Zi”).

Fatti del genere sono deplorevoli indipendentemente da chi ne è la vittima, ma questa volta è stato preso di mira un AMICO che per tutta una vita si è sempre dignitosamente battuto per la protezione e la tutela ambientale della nostra Isola di San Pietro, fino ad essere giustamente nominato “Presidente della commissione ambientale”.

Il sottoscritto condanna seccamente questo gesto intimidatorio e i loro autori, esprime seria preoccupazione per l’accaduto (unico nel suo genere per la nostra Isola) e si stringe in solidarietà all’Amico Salvatore Parodo.

Oggi, un’intera comunità deve sentirsi ferita da questo attentato!
Il mio augurio è che si prenda consapevolezza dell’aggravarsi della situazione nel nostro paese e, su questo, che cessi una volta per tutte quest’atteggiamento di omertà verso questi autentici terroristi.
Chi sa, parli! O di Carloforte, del suo avvenire e di quello dei propri figli, non gliene interessa niente!
Che si pensi a quello che hanno sofferto i nostri AVI per ottenere l’Isola di San Pietro… è tutto qui l’insegnamento che quella povera gente ci ha dato?

In segno di protesta e condanna, chiedo a tutti i "Carlofortini nel mondo" un giorno di silenzio nella nostra Mailing List.

Sono esterrefatto e chiudo qui!

Vi lascio prendere nota anche del comunicato ufficiale diramato quest’oggi dall’Associazione C.I.A.O. di Carloforte, pubblicato a fine e-mail.

La presente e-mail, oltre che ad essere inviata nella Mailing List "Carlofortini nel mondo" del sito www.isoladisanpietro.org, viene ugualmente inoltrata in copia nascosta (per ovvie questioni di privacy) a numerose persone di Carloforte o ad essa legati, non iscritti alla nostra Mailing List.
Inoltre, per essere certo che tutti leggano questa edizione speciale di "Carloforte News", la invio ugualmente ad ogni singolo indirizzo e-mail dei nostri 403 iscritti alla Mailing List, scusandomi con loro per l’eventuale doppia ricezione di questa e-mail, nonché agli attuali 17 utenti che non hanno ancora confermato la loro iscrizione al nostro gruppo.

Profondamente scosso, colpito e costernato, saluto tutti cordialmente.

Giancarlo Canavera


L'Unione Sarda - Il primo quotidiano on-line in Italia dal 1994

PRIMA PAGINA


Carloforte

 

Attentato: distrutta la casa di un consigliere

 

Hanno sistemato una bombola di gas al centro della casa e l’hanno fatta esplodere. Un boato ha squarciato la notte di “Bacciu”, nelle campagne di Carloforte e la villetta di Salvatore Parodo, consigliere comunale di maggioranza e ambientalista, è stata quasi disintegrata. Un attentato, non ci sono dubbi, quello che ha colpito il consigliere che il sindaco aveva designato alla guida della Commissione per l’ambiente. Le indagini dei carabinieri si sono indirizzate subito verso una storia di speculazioni edilizie alle quali Parodo si sarebbe opposto.


Salvatore Parodo finisce nel mirino degli attentatori

 La dinamica:
Secondo la ricostruzione i malviventi hanno sistemato
il contenitore al centro della casa prima di farlo esplodere.

 L’inchiesta:
Indagini a tutto campo ma l’interessato non esclude che
l’attentato sia da collegare alle sue battaglie ecologiste.


La scheda

Chi è la vittima

 

Il protagonista
Salvatore Parodo, 51 anni, proprietario di un pub, celibe, ha dedicato almeno metà della sua vita per le battaglie ambientaliste e ecologiste. Seppur da sempre uomo di sinistra, si ritiene un “cane sciolto” e non appartiene ad alcun gruppo o partito.

Le battaglie
Alla fine degli anni 80 aveva “denunciato” abusi edilizi in località “Laveria”. Nel marzo dell’anno scorso aveva protestato con tazebao, banchetti e foto, insieme ai giovani del “Carloforte social forum” e ad altri ambientalisti carlofortini, per documentare la nascita di una strada sterrata in località “Sepoltura” e quella che era stata definita palificazione selvaggia ad opera dell’Enel.

La politica
La sua partecipazione alle ultime elezioni amministrative con la lista del sindaco aveva suscitato molto clamore. Poco dopo l’insediamento della nuova giunta, eletto consigliere, è anche arrivato il primo incarico pubblico con la presidenza della Commissione “per la salvaguardia dell’ambiente”. Le sue ultime lotte: la denuncia pubblica di una costruzione abusiva proprio in località “Laveria”, a due passi dalla sua campagna, e l’impegno per contrastare il taglio indiscriminato e abusivo di alberi secolari. (m. f.)


L’esplosione di una bombola distrugge la villetta dell’amministratore

 

Attentato con il gas al consigliere ambientalista

 

Carloforte La casa è esplosa come una bomba. Ma non è stato un incidente. Quello compiuto contro l’abitazione di un consigliere comunale di Carloforte, Salvatore Parodo, è stato un attentato.
La bomba era quella bombola di gas annerita trovata al centro dell’abitazione, una villetta nelle campagne del paese. Tutt’intorno macerie. I vetri scagliati a decine di metri di distanza. Del tetto, neanche traccia. I muri perimetrali anneriti e i resti carbonizzati delle travi in legno del soffitto ancora fumanti.
Questo si è trovato davanti Salvatore Parodo quando ieri, nel tardo pomeriggio è andato nella sua casa di campagna. L’uomo, conosciuto in paese per le sue battaglie ambientaliste tanto da essere stato nominato dal sindaco presidente della commissione comunale “per la salvaguardia dell’ambiente” (come un l’assessore all’Ambiente del Comune), è stato, con tutta probabilità l’obiettivo di un attentato. La sua casa di campagna, di “Bacciu”, nei pressi della “Laveria”, è stata letteralmente sventrata da una bombola di gas esplosa nella notte fra domenica e lunedì. Nel pomeriggio sono arrivati sul posto i carabinieri (avvisati dallo stesso proprietario), i vigili del fuoco arrivati da Carbonia, i vigili urbani e i volontari della Lavoc. L’ipotesi dell’incidente è durata poco. È stato lo stesso Parodo, visibilmente scosso, ad averla esclusa, spiegando: «Non è stato un incidente; ieri sera non ero in campagna e sto molto attento all’uso del gas. Qui non c’è energia elettrica e io uso due bombole di gas per l’illuminazione». Proprio quella squarciata trovata al centro della stanza principale è, per Parodo, “la firma” dell’attentato: «Qualcuno ha messo una terza bombola proprio all’ingresso, ed è quella che è esplosa, poi ha anche spostato un’altra bombola in una stanza adiacente per completare l’opera, ma non ha tenuto conto del fatto che lascio sempre le finestre un po’ aperte, e così lì il gas ha potuto disperdersi senza fare altri danni». E pensare che il consigliere comunale si stava preparando a trascorrere una tranquilla serata in compagnia di amici: «Avevo l’auto piena di viveri, ed oggi era il giorno di chiusura del mio pub: quando sono arrivato, ho visto le porte aperte e ho pensato ad un furto; solo dopo ho capito cosa era successo», racconta Parodo, con un filo di voce. Aggiunge poi: «Me l’aspettavo, prima o poi me la dovevano far pagare, e lo hanno fatto distruggendo la cosa a cui tenevo di più». Sono in molti a sapere con quanta passione Salvatore Parodo abbia recuperato la piccola casa colonica ereditata dai nonni. Lui commenta: «Proprio per le mia battaglie ecologiste ho subito controlli a più non posso, frutto di denunce anonime, mentre effettuavo il restauro conservativo di questa campagna». Un brutto colpo per il consigliere: «Le case si ricostruiscono, ma ho perso tutte la cose cui ero legato affettivamente», commenta e riflette: «Carloforte non è un’isola verde e lontana, e anche qui si può parlare di ambiente omertoso e di grossi interessi legati alla speculazione edilizia che io ho sempre denunciato». È la prima volta che a Carloforte succede un fatto di tale gravità. A Salvatore Parodo è giunta subito la solidarietà di amici e amministratori.

Mariano Froldi


La Nuova Sardegna in rete

PRIMO PIANO

 

CARLOFORTE
Fanno esplodere la casa di un consigliere comunale

Stefania Aoi

CARLOFORTE. Atto intimidatorio contro Salvatore Parodo. Ieri pomeriggio intorno alle 14 il consigliere comunale, presidente della commissione ambiente ha trovato semidistrutta, a causa di un'esplosione avvenuta forse durante la notte, la sua casa di campagna in località Bacciu. Parodo, pasdaran della difesa ambientale sull'isola, proprio a quell'ora con la busta della spesa in mano, si è recato alla casa carlofortina di sua proprietà e subito si è accorto che nel piazzale erano sparsi calcinacci, pezzi di legno bruciato, la porta dell'abitazione sfondata, e all'interno un disastro. Il solaio divelto, i mobili antichi appartenuti ai nonni persi per sempre. La dinamica del fatto ancora non è del tutto chiara ma pare che qualcuno abbia posizionato una bombola di gas sotto un soppalco, aperto le altre bombole presenti nella casa e dato fuoco provocando un'esplosione.
Una delle ipotesi sulle ragioni (se ve ne possono mai essere) dell'attentato è che Parodo abbia pestato i piedi di qualcuno: "L'unica spiegazione che posso trovare per un simile atto è che le battaglie che porto avanti e che ho combattuto anche in passato, non abbiano fatto piacere qualcuno. Ma di certo questo episodio non mi impedirà di continuare a denunciare abusi edilizi, e altri danni contro l'ambiente". Salvatore Parodo, da poco ha promosso iniziative contro abusi a Calavinagra, a Calafico, contro la palificazione dell'Enel in zona Sepoltura. Insieme al Gruppo di intervento giuridico ha presentato un esposto contro il disboscamento nella zona montagnosa in località Ravenna. In passato ha portato avanti una battaglia contro la cava Gavassino. Tutta la popolazione per bocca del sindaco (rientrato a Carloforte ieri sera dalla Bit di Milano) esprime solidarietà al consigliere: "Un gesto da balordi, non voglio pensare, in nessun modo collegabile all'attività di Salvatore che ha sempre avuto a cuore solo il patrimonio ambientale dell'isola. Siamo esterrefatti, anche perché non era mai successo niente di simile prima d'ora". Altro sostegno arriva dal Gruppo di intervento Giuridico e dagli Amici della terra che biasimano il gesto intimidatorio.


Associazione C.I.A.O. Carloforte


Associazione Commercianti, Imprenditori, Artigiani, Operatori di Carloforte

Sede : Corso Cavour n°35 – 09014 Carloforte (CA) Italy
Telefono-telefax 0781-857214 / 0781-854859 / 0781-854123
e-mail associazioneciao@tiscali.it -C.F./ P.Iva 02575740929

COMUNICATO

 L’ASSOCIAZIONE CIAO
ESPRIME LA PROPRIA SOLIDARIETA’
ALL’AMICO SALVATORE PARODO

PER IL GRAVE ATTO SUBITO,
CONDANNANDO GLI ESECUTORI DELLO STESSO
ED ESPRIMENDO NEL CONTEMPO
FORTE PREOCCUPAZIONE
PER IL CLIMA VENUTOSI A CREARE.


L'Unione Sarda - Il primo quotidiano on-line in Italia dal 1994

Carloforte, mercoledì 19 febbraio 2003

 

Carloforte: solidarietà a Parodo Ritorsione o gesto di un balordo?

 

Carloforte Solidarietà e preoccupazione. Questi, in sintesi, i sentimenti dei carlofortini dopo l’atto intimidatorio di lunedì notte, quando qualcuno è penetrato nella casa di campagna di Salvatore Parodo (protagonista di tante battaglie ecologiste nonché consigliere comunale di maggioranza e presidente della commissione Ambiente) sistemando una bombola di gas nell’edificio disabitato facendola esplodere e riducendolo in macerie. «Mi sono fatto un’idea precisa - commenta il sindaco - e non penso si tratti di un’azione organizzata da una squadra; credo sia opera di qualche imbecille, e la mia speranza è che si possa conoscere, prima o poi la sua identità. Per noi resta solo un episodio isolato, a differenza di quanto accade in altre realtà». Il Sindaco è stato fra i primi a sapere dell’accaduto, proprio dalla viva voce del consigliere: «È stato un duro colpo per Salvatore, era molto legato a quell’edificio. Parodo è sempre stata una persona attiva e molto attenta all’ambiente; ha condotto tante battaglie per la salvaguardia dell’isola di San Pietro». «Una cosa è certa - conclude - siamo solidali con il nostro consigliere e faremo quadrato attorno a lui».
Le indagini dei carabinieri non escludono alcuna pista: dalla vendetta per gli interventi ecologisti di Parodo, all’atto di qualche balordo, forse legato al fatto che il consigliere è proprietario di un pub. Ma si tratta solo di ipotesi.
Solidarietà anche da Stefano Deliperi, presidente degli “Amici della terra” e del “Gruppo d’intervento giuridico”, che parla di «un gravissimo atto intimidatorio». I parroci di San Pietro Apostolo, Daniele Agus e di San Carlo Borromeo, Vitale Melis, hanno espresso la loro viva preoccupazione. Per don Vitale si tratta di «un segnale brutto e senza precedenti, che si aggiunge a altri, come gli atti di vandalismo in cimitero e i recenti furti».

Mariano Froldi


La Nuova Sardegna in rete

CARLOFORTE

  

«È la sfida criminale ai diritti della comunità»
Dopo l'attentato dinamitardo, la replica di Salvatore Parodo

Stefania Aoi

CARLOFORTE. I bombaroli non fanno paura, anche se l'altra notte hanno aperto la loro prima campagna con l'attentato alla casa del consigliere comunale ambientalista Salvatore Parodo.
E' stato un segnale, quell'ordigno: l'Anonima dinamitardi vuole intimorire chi da sempre è impegnato contro l'abusivismo edilizio. Nel prossimo consiglio comunale si discuterà dell'azione criminale e sarà condannata in pubblico. La conferma nelle parole del sindaco: «È stato l'atto di un delinquente. Adesso spetta alle forze dell'ordine indagare e scoprire il colpevole, mentre la comunità civile ha fatto subito quadrato e continuerà a farlo per fermare gli sconsiderati».
Da parte sua Salvatore Parodo non molla e annuncia che porterà avanti le battaglie contro tutto ciò che può provocare danni al patrimonio naturale.
- Chi può essere stato ad accendere la miccia?
«Non posso pensare a nessuno capace di un tale gesto. Ma visto che qualcuno è stato, credo vada cercato tra chi è infastidito o si sente toccato in prima persona dalle mie denunce».
- Ha ricevuto in passato minacce o intimidazioni?
«Ho sempre avuto qualche problema a causa della mia attività. A nessuno piace chi va a disturbare o a ficcare il naso negli interessi immobiliari. Ma non avrei mai immaginato che qualcuno arrivasse alle bombe».
- Perché i dinamitardi hanno attaccato adesso?
«Lo hanno fatto ora, perché siedo tra i banchi del consiglio comunale, presiedo una commissione e ho un qualche potere. Questo potrebbe essere un'ipotesi».
- Quali sono gli argomenti all'ordine del giorno delle riuunioni della commissione Ambiente?
«Gli abusi a Cala Vinagra, a Calafico e il taglio selavaggio degli alberi in alcune zone dell'isola».
- Cosa prova dopo l'avvertimento di lunedì?
«Amarezza, soprattutto per la casa distrutta. Era una parte fondamentale della storia della mia famiglia. Volevamo spazzare via anche quel capitolo della mia memoria, ma sotto le macerie resistono ii ricordi e sono forti. Forte come la mia voglia di difendere quest'isola da chi non rispetta l'ambiente, oppure è convinto che la comunità non abbia il diritto di difendere il suo patrimonio».


L'Unione Sarda - Il primo quotidiano on-line in Italia dal 1994

Carloforte, domenica 23 febbraio 2003

LETTERE

ATTENTATO A CARLOFORTE
Il “Paize” reagirà
La notizia, apparsa sull’Unione Sarda” del 18 febbraio, riguardante l’attentato a Carloforte mi ha sorpreso, disorientato e rattristato. Mai avrei dovuto apprendere una notizia simile. Sono amareggiato e deluso perché ciò significa che anche da noi è arrivato il “Far West”. Anche da noi, che abbiamo superato ostacoli di ogni genere per colonizzare un’Isola (che tutti ci invidiano), per fondare un Paese e creare una comunità, con spirito di convivenza familiare, è arrivato il Buio, il cancro della società, l’infimo degrado comportamentale. È da bloccare subito. Non voglio impartire lezioni a nessuno, so che nella nostra comunità c’è tanta gente di nobili sentimenti che saprà mettere immediatamente al bando colui che ha materializzato questo efferato atto. Ai miei tempi, ricordo, che le liti più gravi anche politiche si risolvevano con una sciariadda (bisticcio) e per i più esagitati con una frettò de botte (una piccola rissa). Auguro alla nostra gente che l’apporto del Sindaco e della Giunta, dei parroci del paese, delle forze dell’ordine possa essere determinante per smascherare questo “individuo”. Chiunque sia stato, rifletta.
Salvatore Guarino
(via email)


VEDI ANCHE UN INSERTO DI "RACCONTI E POESIE" DEL MESE DI MARZO 2003 A CURA DI MAURIZIO VALLEBONA


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