A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

Indice generale della rubrica "La grande Storia di Carloforte"

 

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Vedi anche

16.01.2010 - Fusina - Nel 40° anniversario della tragedia che toccò il cuore dei Carlofortini
   

La tragedia del Fusina

Prima parte

Premessa e presentazione

Il 16 gennaio 1970 resterà come una delle date più tragiche nella storia della Comunità Carolina.

Anche se non colpiti direttamente nei loro affetti più cari, i Carlofortini, gente di mare, sentirono e vissero come proprio il dramma di quella sera dove a due miglia e mezzo da "Punta delle Oche", con localizzazione a 39° 12’ 12” latitudine Nord – 8° 14’ longitudine Est, affondò, col suo carico di circa 4000 tonnellate di blenda, la motonave "Fusina" e nel naufragio perirono diciotto dei diciannove componenti dell’equipaggio così composto:

01) Mario Catena Comandante
02) Giacinto Gimma 1° Ufficiale di Coperta
03) Giordano Voltolina 2° Ufficiale di Coperta
04) Giorgio Renier Direttore di Macchine
05) Erminio Doria 1° Ufficiale di Macchine
06) Giacomo Canova 2° Ufficiale di Macchine
07) Giovanni Nordio Ufficiale Radiotelegrafista
08) Duilio Padoan Nostromo
09) Domenico Bonaldo Marinaio
10) Giuseppe Ballarin Marinaio
11) Giuseppe De Gennaro Marinaio
12) Felice Spanio Marinaio
13) Angelo Menotti Barbieri Mozzo
14) Sergio Doria Fuochista
15) Francesco Ravalico Operaio Meccanico
16) Nicola Farinola Ingrassatore
17) Giuliano Scienzo Ingrassatore
18) Giovanni Lenzovich Cuoco
19) Ugo Freguja Cameriere

Uno solo si salvò, tredici vennero recuperati e identificati, mentre degli altri cinque non si hanno notizie.

Alle ricerche di quei corpi parteciparono mezzi navali della Marina Militare, della Guardia di Finanza, elicotteri, mezzi della Capitaneria di Porto, pescatori locali; e per le ricerche via terra i Carabinieri e gli studenti dell’Istituto tecnico Nautico.

Il 19 gennaio fu proclamato il lutto cittadino e tutta la cittadinanza si strinse attorno ai familiari delle vittime giunte nel frattempo a Carloforte.

All’epoca ero un bambino di dieci anni e ricordo che nella Parrocchia di San Carlo Borromeo, gremita all’inverosimile, fu celebrata da Don Daniele Agus, una memorabile messa per quei defunti dove dolore, commozione e rabbia si fusero in un unico sentimento.

Era presente anche il sottosegretario alla Marina Mercantile On. Salvatore Mannironi, al quale un gruppo di giovani aveva consegnato una lettera aperta, nella quale veniva chiesta l’installazione di una stazione di soccorso radio.

In seguito a questa tragedia del mare l’anno dopo a Carloforte venne installata la radio trasmittente, e, a Portovesme, gli Enti preposti intensificarono i controlli sul grado di umidità dei minerali che venivano caricati sulle navi.

Nel 1972, su iniziativa di Don Daniele Agus, fu apposta una lapide col nome dei naufraghi vicino alla statua della Madonna del Mare sul Molo San Carlo per ricordare quei caduti in mare.
Tutta la vicenda ebbe anche strascichi giudiziari in seguito al rinvio a giudizio, per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, varie persone coinvolte nella tragedia, come vedremo nelle varie parti della puntata.

Un ringraziamento vada a tutte le persone che mi hanno aiutato, e che mi stanno aiutando, per la realizzazione di questa puntata, fornendomi documenti, notizie, fotografie etc. etc. che sono:

Gli amici Angelo Borghero e Giancarlo Canavera per i contatti con le persone.
L’Ufficio Servizi Demografici del Comune di Carloforte nella persona del responsabile d’ufficio e collaboratori, signor Salvatore Volpe.
Il signor Osvaldo Franzo, ex marinaio, imbarcato sulla fregata Altair per i suoi ricordi e le foto dell’Altair.
Il signor Copani per aver dato l’autorizzazione affinché venga trascritto nel sito lo scritto "La tragedia del Fusina” di Luciano Molin, che ho tratto dal Volume X di "Storie e racconti di mare", a cura del Circolo Ufficiali Marina Mercantile di Riposto.
Il signor Sonis Lorenzo, ex Comandante della C.P., per le foto della CP306.
L’amico Nicolo Capriata per avermi procurato la copia di un vecchio giornalino, della Comunità Giovanile di Carloforte, chiamato "Io Tu Noi" dove all’interno del numero speciale vi è una intervista di Lalli Walter a Ugo Freguja, l’unico sopravvissuto al naufragio.
Il signor Giovanni Rombi, ex segretario del Comandante Capo Operazioni di Marisardegna, per i suoi ricordi.
Il signor Armando Berti, ex marinaio, imbarcato sulla fregata Altair, per il lavoro svolto sul Gazzettino di Venezia (ricerca e trascrizione manuale di tutti gli articoli pubblicati) e Provincia.
Il signor Massimiliano Freguja per la documentazione inviata sulla vicenda che stiamo narrando e che vide coinvolto il padre Ugo, unico superstite.

Dopo la scheda tecnica della M/N Fusina (seconda parte), che sarà presentata subito dopo la presente premessa, seguirà una nutrita rassegna stampa dell’epoca tratta dai vari quotidiani regionali "La Nuova Sardegna" e "L'Unione Sarda" e dal mensile per gli emigrati "Il Messaggero Sardo". Troverete ugualmente degli articoli di più recente data.

La puntata sarà sempre aggiornata con l’acquisizione di altra documentazione.

Continua...

Fine prima parte

 

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