CONCLUSIONE
Secondo una carta conservata nella Biblioteca Reale di Torino, di
cm. 18,5 x 28,8 d’altezza, con un’immagine che misura cm. 18,4 di
base e di cm. 18,7 d’altezza, segnata Valperga Sculp. Taurini,
risulta essere l’autore del disegno preparatorio per l’incisione con
il Monumento ed è intitolata: Monumento eretto dai Tabarchini in
Carloforte nell’Isola di San Pietro in Sardegna alla gloriosa
memoria del Re Carlo Emanuele III.
La stessa immagine che compare fin dalla prima puntata della
presente ricerca l’ho tratta dal manoscritto, inedito del 1824, di
Antonio Porcile.
Non si può neppure escludere la volontà dei Carolini o Tabarchini,
di voler celebrare nel migliore dei modi, il 50° anniversario della
nascita di Carlo Forte avvenuta nel 1738.
Dal Gennaio 1793, a causa dell’Invasione Francese, la Statua del Re
é monca del braccio destro e nel corso degli anni furono fatti
diversi tentativi per la restaurazione, senza ottenere risultati
degni di nota.
Nel 1914 fu restaurato a cura dell’Amministrazione Comunale.
Nel mese di Maggio 1982, un tifoso locale nel tentativo di
“vestirla” con striscioni sportivi, ruppe il braccio sinistro del
Re, che nel mese d’Agosto dello stesso anno fu riparato dai
funzionari della Sovrintendenza di Cagliari.
Nel 1996, nei tempi tecnici di tre mesi, a cura della ditta
Buccellato di Cagliari, furono fatti dei lavori di consolidamento e
deumidificazione.
Sul basamento sono state applicate delle iniezioni con un materiale
impermeabile a base di resine silosammiche per impedire
l’infiltrazione della salsedine, ed altre per rilegare la pietra
all’interno con calce micronizzata.
È stata fatta anche la pulizia della Statua, con stuccatura delle
parti fratturate, mediante consolidante e idrorepellente. |