Una delle immagini del sito che più mi ha colpito in questi ultimi giorni è stata la vista delle immagini relative alla inaugurazione della sala del museo di Carloforte dedicata al papà di Sandro.

Il viso di questo anziano signore sul sito guarda tutti noi con una espressione a metà tra curiosità e sorpresa , ed io mi ritrovo a stupirmi di quanto questo viso mi colpisca ancora a distanza di tempo.

Ho riflettuto a lungo sul motivo di questo sentimento e mi sono accorto che l’aspetto che più mi colpisce di quest’uomo è la genuina trasparenza della sua passione.

In un periodo culturale come il nostro, apparentemente privo di grandi tensioni ideali, nel quale il singolo per cultura sembra sempre meno determinante, incontrare persone ricche di umanità fa crescere in me ancora una volta di più, se possibile, il desiderio di porre una maggiore attenzione sul senso e lo scopo della mia, e credo anche della nostra, esistenza.

Ma anche più modestamente sul rapporto con le nostre passioni.

Così arrivo a pensare al trasloco di Rosanna che torna a Carloforte, al viaggio in India di Marzia, alle mail mandate alle tre meno un quarto della notte da Giancarlo, alle Gian Carloforte News...

E mi convinco che se forse la nostra passione non fa girare il mondo al contrario, sicuramente contribuisce a portare un raggio di sole nel grigiore delle vite di coloro che ci sono vicini direttamente o attraverso il sito.

E i nostri gesti parlano di noi e delle nostre attitudini.

Domenica 25 sera di Natale 2002, i comici di Zelig in sigla di chiusura hanno esposto, nel teatro di Campobasso, una bandiera con scritto “pace”.

Mi tengo per me le mie personali riflessioni su questo gesto, ed ognuno di voi avrà le sue.
Plaudo però alla manifestazione di un desiderio sincero di pace e alla presa di posizione.

E non posso non augurarmi in questo anno che viene che il nostro personale rapporto con le nostre passioni trovi una maggiore motivazione e profondità, tale per cui, come il caro Mario possiamo arrivare a irradiare luce e passione, anche solo in piccola misura, per contribuire a migliorare la qualità delle vite di coloro che ci sono vicini.

Forse nessuno di noi in futuro avrà una sala dedicata a se nel museo di Carloforte, ma per quanto mi riguarda sono orgoglioso di questo “Carlofortino nel Mondo” e anche di quel poco che noi abbiamo potuto e potremo fare per pubblicizzare la sua passione.

Che la passione di tutti noi, questo è il mio augurio attraverso questo editoriale, sia e resti ancora il prezioso carburante che manda avanti questo “luogo telematico” che io vedo sempre meno virtuale e sempre più reale.

“Il sito è e sarà sempre in costruzione fintanto che ci saranno nuove persone e nuove idee”

Non sono parole vuote.
È la realtà giornaliera di questo sito di cui tutti siamo carburante e motore.

Buon Anno di Pace a tutti.