Le
regole dell' Unione Europea
Dopo
il disastro sulle coste francesi provocato nel 1999 dalla
petroliera Erika, la Commissione Ue per la sicurezza dei mari
europei ha varato, nel dicembre e nel marzo 2000, due pacchetti
di misure contro le 'carrette del mare', denominati proprio
Erika 1 e Erika 2.
Erika
1
- eliminazione delle navi a scafo semplice a favore di quelle a
doppio scafo. La scadenza per tale misura è fissata al 2012.
- rafforzamento del controllo nei porti, aumento del numero
degli ispettore, pubblicazione di una 'lista nera' delle navi a
rischio
Erika 2
- obbligo della scatola nera a bordo delle petroliere
- creazione di un fondo di un miliardo di euro per il
risarcimento dei danni derivanti dall'inquinamento
- istituzione entro il 2003 di un'Agenzia Europea in grado di
valutare l'efficacia delle misure prese e di raccogliere tutte
le informazioni dei controlli operati nei porti comunitari.
Le
regole in Italia.
L'accordo
volontario del giugno 2001
L'
accordo fu siglato nel giugno 2001 dal Ministro dell'Ambiente
Viller Bordon e dei Trasporti Bersani insieme a Confindustria,
Sindacati,Assoporti, WWf e Legambiente.
Prevede, entro il 31 dicembre 2003 l'eliminazione progressiva
delle cisterne a scafo singolo per il trasporto di greggio ed
entro il 31 dicembre 2005 quelle delle navi adibite al trasporto
di sostanze pericolose.
Lo stesso accordo prevede anche una serie di interventi a favore
dei porti situati nelle aree sensibili, tra cui Marghera e le
Bocche di Bonifacio.
Un riferimento specifico nell'accordo è dedicato alla necessità
promuovere nei contratti di noleggio per l'utilizzazione di navi
'clausole che escludano espressamente il transito nelle Bocche
di Bonifacio' e alla necessità di adottare 'specifiche e più
elevate misure di sicurezza ambientale per i trasporti marittimi
di sostanze pericolose nella Laguna di Venezia' .
La
Legge 14 marzo 2001 n.51
Disposizioni per la prevenzione dell'inquinamento derivante
da trasporto marittimo di idrocarburi e per il controllo del
traffico marittimo.
Grazie
a questa legge, che concede contributi per la rottamazione delle
navi a singolo scafo (come l'80% delle petroliere in
circolazione) sessanta carrette del mare in Italia sono
scomparse e sono state rimpiazzate da sessanta petroliere nuove
di zecca.
Il problema è che le società petrolifere si ostinano a
scegliere le navi ad un solo scafo, perché costano meno: la
sicurezza ambientale costa, in media, il venti per cento in più.
D'altra parte, il danno ambientale non è mai a carico delle
compagnie petrolifere e degli armatori. |