Il Maestro Aste nasce a
Carloforte l’8 aprile 1922. Figlio d’arte, riceve dal padre Rinaldo
le prime nozioni di musica.
A sette anni inizia lo
studio del pianoforte, con la signora Noemi Apolloni Pateri, amica
di famiglia.
Il 16 dicembre
1934, a soli 12 anni, inizia la sua attività di organista-cantore
nella chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo, suonando la Novena
di Natale e accompagnando, come primo impegno, il coro femminile
nella Messa “Te Deum laudamus” di Perosi.
Questa attività la
continuerà per tutta la sua vita. Per questa suo impegno costante e
disinteressato il 3 marzo 1973 il papa Paolo VI lo nomina Cavaliere
di San Silvestro.
Nel 1938. a 16
anni, suona il piano e dirige l’operetta “La ragazza ungherese” di
Corona, allestita dalle scuole di avviamento professionale di
Carloforte.
Sempre al piano
dirige l’orchestra nei lavori musicali: “Isola lontana” (1939);
“Mammo-letta” (1940); “Giochi di cuore e di bandiere” (1942);
“Scugnizza” (1952); “Fior di loto” (1953) e “Cenerentola” (1973).
Il 5 maggio 1944,
nel teatro comunale di Teramo, durante la guerra, viene invitato a
suonare e dirigere un’orchestra di 17 professori del Conservatorio
Musicale di quella città, in una recita per le forze armate, dal
titolo “Di tutto un po’, un po’ di tutto”.
Dirige le quattro
operette di sua composizione, rappresentate a Carloforte e una
(Piccola Mnè) a Sant’Antioco: “Piccola Mnè” (1943); “Menestrello
d’amore” (1945/52); “Lolita” (1946) e “Il risveglio di Kidora”
(1947).
In occasione dei
ritrovati vincoli di fratellanza fra Pegli e Carloforte, l’8
novembre 1966, alla Chalet Mediterranée di Pegli, presenti le
massime autorità regionali liguri, suona il piano e dirige
l’orchestra formata da diversi elementi del teatro “Carlo Felice” di
Genova, nel lavoro teatrale “Terra nostra”.
E’ ancora a Pegli,
nel 1968, al cinema “Eden”, con la recita del bambini di Carloforte,
accompagnati, sotto la sua direzione, dagli stessi professori.
La stessa recita,
con elementi locali, viene ripetuta all’auditorium di Cagliari il 16
maggio 1970.
Nel 1968, col
“Festival della Fede”, e dal 2 gennaio 1969, col primo “Timone
d’oro”, inizia la collaborazione con don Daniele Agus, parroco di
Carloforte, per preparare musicalmente i bambini partecipanti alla
gara canora e per l’esecuzione delle canzoni. Questa iniziativa si
protrarrà, ininterrotta, fino al 2005, per 37 anni.
Accompagna
all’organo elettronico la cantante Nilla Pizzi durante le sue
esibizioni al teatro “Cavallera” negli anni 1969, 1970 e 1971.
Un aneddoto: quando
la cantante, nel 1970, tornò a Roma, le fu chiesto come mai non
portasse con sé un pianista. Rispose: “Ce l’ho già a Carloforte”:
Nel 1971 si diploma
in teoria, solfeggio, setticlavio, dettato e cantato presso il
Conservatorio Musicale di Cagliari.
Dal 1965 fino al
1980 insegna musica e canto nell’Istituto Magistrale “Don Gabriele
Pagani”, allora riconosciuto legalmente.
Negli 1979 – 80 e
81, su testi di don Daniele Agus, Giorgio Ferraro e Giuseppe
Vallebona, compone le musiche delle “Fiabe”, “Pinocchio” e In giro
per il mondo”, cantate al “Timone d’oro”.
Frequenta un corso
di armonia e contrappunto tenuto dal maestro Piero Albergoni.
Nel 1984 si iscrive
Alla Società Italiana Autori ed Editori (S.I.A.E.), sostenendo
l’esame di ammissione a Cagliari.
Nel 1994/95 cura la
strumentazione delle canzoni che partecipano all’8° e 9° Festival
della Canzone Carlofortina, formando un complesso di nove elementi,
da lui stesso diretto.
Dal 24 aprile 1984
dirige la Banda Musicale “Città di Carloforte”.
Il 5 febbraio 2005
dirige un bellissimo e indimenticabile concerto per banda, solisti e
coro, a Cagliari, organizzato dall’Associazione “Amici di
Carloforte”, con un complesso ridotto a soli 27 elementi da
un’ondata di influenza invernale.
I bandisti saranno
appena 22 l’indomani mattina, 6 febbraio, nella commovente cerimonia
per l’attribuzione a Carloforte del titolo di Comune Onorario della
Provincia di Genova.
E questo sarà il
suo ultimo impegno.
Il Maestro Angelo
ritorna al Padre il 9 luglio 2005, lasciando un grande vuoto in
tutta la città di Carloforte e nei tanti che lo conobbero e ne apprezzarono le sue
immense doti. |