RASSEGNA
STAMPA
|
DOMENICA
NERA A PORTOVESME
C'è
folla per la sagra, nel caos il servizio trasporti
Un
impiegato colpito da malessere ha imposto la chiusura
dello sportello pubblico
martedì
30 aprile 2002 - ea |
PORTOSCUSO.
Traghetti a pieno carico, sabato e domenica, tra
Portovesme e Carloforte in occasione della sagra del
Cous cous. L'enorme presenza di turisti che hanno deciso
di approdare nella città tabarchina per gustare il
piatto africano e trascorrere una giornata nell'Isola di
San Pietro, ha messo ancora una volta in evidenza le
anomalie di un servizio di trasporti, decisamente,
inadeguato ai tempi. Domenica mattina davanti al
botteghino, antidiluviano di Portovesme, per poter
accedere al traghetto, si sono accalcate non meno di
1000 persone, allineate davanti a quella stanzetta che,
da mezzo secolo, sempre quello, funge da biglietteria.
Un servizio decisamente fuori tempo e per niente
adeguato alle nuove esigenze.
Auto a terra ma anche un centinaio di passeggeri sono
rimasti per ore in lista di attesa, per poter scappare
da Portoscuso e raggiungere, in tempo utile l'isola di
San Pietro per la sagra. Alle 11, davanti all'ingresso
della Saremar, la pazienza dei turisti è stata messa
alla prova: per poter fare un biglietto di transito sul
"Vesta", in tanti, hanno dovuto sostare oltre
mezz'ora e alla fine in molti sono stati costretti ad
attendere l'arrivo del traghetto Gallura che intanto si
stava staccando dalle banchine di Carloforte.
Una brutta immagine per l'industria turistica del Sulcis
Iglesiente che vive ancora come quarant'anni fa, quando
si viaggiava con i barconi. Nulla è cambiato: la
biglietteria è quella di una volta (Doc), sistemata in
meno di cinque metri quadrati e che lascia fuori,
all'aria aperta, quanti intendono prenotare una
traghettata. Nessuna possibilità, anche per i residenti
di imbarcare auto o altri mezzi di trasporto fino tarda
serata.
Insomma la macchina dei servizi, nel territorio, quando
è chiamata a dare risposte concrete, ovvero quanto c'è
un considerevole afflusso e movimento, fa cilecca e non
risponde correttamente alle iniziative promozionali.
Che non tutto funzioni a perfezione si sapeva da tempo,
domenica è stata l'ennesima conferma che non è stato
fatto nulla per migliorare la situazione.
L'organizzazione del turismo è fallimentare: nelle
banchine di Portovesme, è vero, l'afflusso è stato
massiccio ma si sapeva che alle 13 a nella città
tabarchina era prevista la sagra del Cuscus e si
prevedeva un potenziamento delle corse con macchine
avanti tutta a fare la spola tra Carloforte e la terra
ferma. Invece alle 10.30 per un leggero malore
all'operatore della biglietteria, l'ufficio ha chiuso lo
sportello ed è avvenuto il caos.
Quando il il comandante del Vesta, che peraltro ha
ritardato la partenza per limitare i disagi ai
passeggeri, ha deciso di levare gli ormeggi sul molo,
senza regolare biglietto, rimasti in tanti. Nessun
confort a terra: il bar di domenica è chiuso, l'edicola
annessa altrettanto e i vacanzieri, i turisti, i
pendolari sono stati costretti ad attendere, per
un'altra ora, l'altra nave.
A pochi metri di distanza c'è la stazione marittima,
realizzata con soldi pubblici e mai entrata in attività.
Ieri sono emerse le contraddizioni: c'è una struttura
in grado di accogliere centinaia di persone in transito
per Carloforte ed è ancora in naftalina.
A pagare le conseguenze di questi disservizi sono sempre
gli operatori turistici di Carloforte ma anche quelli di
Portoscuso soffrono pesantemente le conseguenze
dell'assenza delle istituzioni.
Nella terra ferma c'era soltanto caos: bar chiuso,
parcheggi intasati, stazione marittima sotto cellophane
e un solleone d'agosto che ha decisamente infastidito i
turisti appiedati. Quali saranno le condizioni per la
prossima sagra? |
|
Per ulteriori
informazioni, cliccate sul piatto di cuscus qui sotto:
e
sarete serviti...
Oppure
chiamate a uno dei seguenti numeri di telefono:
+39
0781 855298 |
+39
0781 854123 |
+39
0781 854009 |
+39
0781 855055 |
+39
0781
854859 |
+39
0781 855155 |
|
|