In
tutte le scuole dell'obbligo di Carloforte e di Calasetta il
tabarchino è stato da sempre oggetto di ricerche antropologiche
ed etnografiche rivolte sia al recupero delle tradizioni orali
(fiabe, filastrocche, scioglilingua, ecc.), sia all'analisi
delle attività che hanno caratterizzato nel passato la vita
socio-economica dei tabarchini (pesca del tonno, delle aragoste,
coltivazione e raccolta del sale, cantieristica navale,
marineria, coltivazione della vite e produzione vinicola, ecc.)
con il conseguente ritrovamento e riutilizzazione di una
terminologia specifica e per certi versi arcaica.
Negli ultimi anni
anche gli istituti superiori di Carloforte (Istituto Nautico e
Liceo Linguistico e Pedagogico) hanno attivato progetti
indirizzati all'approfondimento delle tradizioni tabarchine, con
un occhio particolare rivolto allo studio delle lingue. A dare
impulso a queste iniziative ha sicuramente contribuito
un'avveduta legge regionale, la n° 26/1997 "Promozione e
valorizzazione delle culture e delle lingue di Sardegna", la
quale riconosce la stessa valenza attribuita alla cultura e alla
lingua sarda anche "al tabarchino delle isole del Sulcis".
Grazie a questa
opportunità tutti gli insegnati delle scuole isolane, dalla
materna alle superiori, ai quali sicuramente non manca lo
spirito di iniziativa e collaborazione, hanno realizzato una
caterva di progetti tutti tesi alla tutela e alla valorizzazione
della cultura tabarchina.
L'attività
delle scuole in questo campo non è rimasta solamente limitata al
rapporto docente/discente, ma in modo del tutto naturale si è
estesa anzi ha coinvolto le famiglie degli studenti, allargando
in tal maniera i soggetti interessati alla tabarchinità e
nei quali si è rivitalizzato il senso di appartenenza.
C'è stata
pertanto una grandiosa produzione cartacea e multimediale,
oserei quasi dire superlativa, da parte di tutte le scuole
caroline.
Mi sia
consentito farne una veloce ma doverosa elencazione:
Scuola
dell'infanzia:
- Ha realizzato un calendario con i proverbi tabarchini
legati ai mesi dell'anno ed un CD contenente una raccolta di
filastrocche, favole, modi dire e canzoni tipiche della
tradizione popolare;
- Ha stampato "U Sciaixettu" fiaba popolare tabarchina;
- Ha promosso una raccolta di elaborati relativi alla
natura, all'economia, alle tradizioni popolari dell'Isola di
San Pietro;
- Ha avviato per i piccoli allievi la drammatizzazione di
canti, balli e giochi legati alla vita quotidiana dei
carolini ed il tutto è stato raccolto in videocassette.
Scuola
primaria (elementare):
- Ha realizzato un calendario con i giochi tradizionali
tabarchini;
- Ha stampato un sillabario per insegnare a scrivere e
leggere correttamente il tabarchino per gli scolari delle
prime classi
- Ha stampato un sussidiario, sempre in tabarchino, dove
gli scolari delle ultime classi imparano a conoscere la
storia e le tradizioni.
Scuola media:
- Ha realizzato il teatro dei luoghi, ossia il recupero
della tradizione orale e ricerca dei personaggi legati alla
tradizione orale;
- Ha realizzato il supporto multimediale "Luoghi vissuti
tra luoghi abitati", ricerca sociologica della vita isolana;
- Ha pubblicato il libro di Sandro Pellegrini "Le lettere
di Aurelio Spinola Governatore di Tabarca";
- Ha attivato alcuni laboratori inerenti la gastronomia,
l'ambiente, l'economia e l'artigianato locale.
Istituto
Magistrale "Don Gabriele Pagani":
- Ha realizzato un dizionario comparato sardo-tabarchino e
un CD sulla natura morfologica dell'isola con terminologia
sarda e tabarchina.
Istituto
Nautico "Cristoforo Colombo":
- Ha attivato una serie di ricerche e di indagini sulla
pesca del tonno, sulla raccolta del sale, sulla
cantieristica e sulle officine meccaniche;
- Ha realizzato la mostra naturalistica e antropologica "I
Carolini: il territorio la gente" e la mostra sulla vita
dello stesso istituto "Cinquant'anni di diplomi";
- Ha allestito delle commedie in lingua tabarchina che
sono state rappresentate, oltre che nella nostra comunità,
anche a Cagliari ed Ozieri.
Fin qui i lavori realizzati
nell'ambito della propria autonomia delle scuole isolane le
quali però si sono consorziate per realizzare un progetto comune
per lo studio e la valorizzazione del tabarchino. In particolare
è nata l'idea, di giungere alle stesure di regole, fino allora
mancanti, per la grafia del tabarchino.
Ne è scaturita una serie di
incontri ai quali, sotto la guida del Professor Fiorenzo Toso,
linguista e studioso del tabarchino, hanno partecipato
insegnanti e cultori della tradizione locale sia di Carloforte
che di Calasetta. A conclusione di questi seminari, che si sono
svolti nei mesi di ottobre e dicembre del 2001, dopo ampia
analisi e discussione, si è pervenuti di comune accordo
all'adozione di criteri ortografici validi per tutti nell'uso
grafico del tabarchino.
Gli esiti unificati di questa
codificazione dell'ortografia tabarchina sono stati raccolti in
una dispensa "Il tabarchino dall'oralità alla scrittura"
che è stata stampata a cura del consorzio delle scuole di
Carloforte.
Dalla parole alle frasi:
stabilite le norme grafiche di scrittura, le scuole isolane
hanno promosso la fissazione e la stesura delle regole
grammaticali e sintetiche del tabarchino al fine di agevolare e
mettere ordine nella trasposizione dal discorso parlato a quello
scritto.
Per questo nuovo intervento
ci si è valsi ancora una volta della collaborazione e della
guida del Professor Fiorenzo Toso, che nel mese di dicembre del
2002 ha tenuto una serie di seminari svoltisi con le stesse
prerogative e modalità e con la stessa assidua partecipazione di
insegnati, esperti e appassionati di Carloforte e di Calasetta,
di quelli effettuati per le regole ortografiche.
I risultati ai quali
unanimemente si è pervenuti, sono stati raccolti dal Professor
Toso e pubblicati, appunto, in questo libro "Grammatica del
tabarchino".
Contemporaneamente l'eminente
studioso di tabarchino ha pubblicato nel 2004 il primo tomo del
"Dizionario Etimologico Storico Tabarchino" che comprende
solamente le lettere A, B e C. Un lavoro di rilevante importanza
sia per gli studiosi che per le comunità tabarchine, un'opera
monumentale anche per il suo ricco contenuto etimologico e
fraseologico. Ed ora è quasi a buon punto la stesura del secondo
volume del Dizionario che comprende le lettere da D a L e che
sicuramente vedrà la luce nel prossimo anno (2006 - ndr).
Appare chiaro dopo quanto
detto, che non solo il tabarchino è abitualmente parlato nella
sua area linguistica, e anzi, è forse la lingua minore con il
più elevato tasso di parlanti in rapporto alla popolazione, ma
che può ora contare, per la sua scrittura e conoscenza, su tutti
gli strumenti codificati le regole ortografiche, grammaticali e
sintattiche e che si può avvalere anche di indispensabili
dispositivi quali il vocabolario, tutti mezzi che sono propri di
una lingua diffusa.
Se ciò è possibile lo si deve
sicuramente alle opportunità offerte dalla legge regionale ma
non si può assolutamente prescindere dal contributo scientifico
e capace, quanto appassionato e instancabile del Professor
Fiorenzo Toso, perché è proprio la sua guida e i suoi
consigli e soprattutto il suo lavoro che si è giunti alla
realizzazione di questi strumenti linguistici.
Ecco, permettimi caro
Fiorenzo, a nome mio, di tutti i miei colleghi, di tutte le
persone che sentono e percepiscono la tabarchinità di
esprimerti la nostra più grande e sincera gratitudine.
Nicolo
Capriata |