Maria Falca Morgan è comandante della milizia del New Jersey
La brillante carriera della figlia di un emigrato
CARLOFORTE:
E la figlia dell’emigrante carlofortino diventa generale degli Stati Uniti.
È la storia di Maria Falca Morgan, 48 anni: nel marzo scorso è stata promossa Comandante “delegato della Milizia Territoriale” per lo Stato del nel New Jersey presso la base aerea
“McGuire”.
È la prima volta che in America una donna ottiene tale incarico. Ma lei è anche la figlia di un carlofortino doc, giunto 52 anni fa negli States per cercare fortuna.
Il curriculum del neo generale, che conta 22 anni di servizio è impressionante: comincia la sua carriera militare nel 1980 quando riceve, ancora “primo luogotenente”, la guida della clinica del “108° Comando Aereo Tattico della Guardia Nazionale nel Jersey”.
Nel 1993, diventa direttrice generale dell’Infermeria e membro anziano della dirigenza della “108^ Squadriglia Medica”.
Maria è in possesso di una laurea di primo livello quale infermiera, una laurea specialistica in lettere e il completamento dei più importanti corsi d’addestramento militare.
Vanta anche numerosi studi sul bioterrorismo (in particolare sui rischi dell’antrace).
Dopo l’11 settembre, il suo nuovo ruolo e quello dei parigrado in tutti gli Stati americani è diventato cruciale: si tratta di bloccare la minaccia terroristica sul nascere, con il controllo degli spazi aerei e degli aeroporti.
Alla Morgan non è mancato l‘impegno “civile” come: educazione dei minori, l’assistenza sanitaria e infantile per il dipartimento sanitario del New Jersey.
Il padre si chiama Giuseppe Falca ed è un vivace ottantenne.
In questi giorni sta visitando Carloforte, e quando gli si chiede della promozione della figlia, trattiene a stento l’emozione e racconta: «È stata una cosa molto bella - aggiunge rattristandosi - purtroppo mia moglie è morta poco prima; lei sarebbe stata molto orgogliosa».
Sulle qualità del generale in gonnella non ha dubbi: «Conosce bene il suo mestiere, lei è un genio» conclude.
Altro capitolo la “carlofortinità”.
Giuseppe non ha dubbi: «Perbacco, Maria è fiera delle sue origini e si difende bene con l’italiano e il carlofortino».
Il padre vanta una vita “impegnativa”. Dopo aver ricevuto tre decorazioni in guerra («prima per l’Asse e poi, dopo l’armistizio per gli Alleati», ricorda sorridente), tenta la carta del navigante con poca fortuna, ma visita l’America e ci torna definitivamente nel 1950.
Aprirà una piccola impresa edile specializzata nel lavorare la pietra nuda, cosa in cui pare i manovali americani non eccellano.
Alla domanda se vedremo presto sua figlia a Carloforte, lui non si sbottona: «C’è già stata anni fa, ma in questi mesi non si possono fare programmi, non posso dire di più, spesso è al Pentagono».
Già, con i venti di guerra che spirano, bisognerà attendere tempi migliori.
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