Si,
finalmente,
sono tornato,
alla mia terra, al mio mare,
libero,
libero come il respiro del vento,
libero di volare sul mare, sulla campagna;
sulle mille erbe,
tra i fiori senza nome dei prati,
dai colori dell’arcobaleno,
dal profumo intenso.
Libero come la luce che spiazza
tra le foglie dei fichi, del mirto e l'oro della spiga,
libero come il calore del sole sulla pelle e
sul verde, blù e turchese sinuoso della lucertola,
libero tra il battito d’ali delle farfalle,
i tratti rapidi della libellula,
sulle piume del falco e del gabbiano;
libero tra i carruggi sonnecchianti della canniggia
libero alla luna, a tutte le lacrime della rugiada
ed alla brezza mattutina.
libero tra i versi dei poeti che fan sognare,
libero tra i colori dei pittori ed i corpi degli
scultori
libero di guardarti, sfiorarti, pensarti vera
non più sola immagine |