Il
commento di Exil
(Giancarlo
Canavera / Bellinzona)
Lunedì
26.11.2001
- 20:06
Cari
"Carlofortini nel mondo",
con
un po’ di malinconia mi ritrovo nuovamente dietro questa
tastiera a rivivere i bellissimi ricordi di questo fine settimana
che ci ha visti in numerosi “uniti” nel nostro primo raduno.
In
primis i miei più vivi e sinceri complimenti agli organizzatori:
Zukar, Rosa, Luca Sandro e Sal che saluto con affetto.
“Siamo
stati accolti ed accompagnati, nelle varie tappe della due giorni,
in maniera esemplare e questo non passa di certo inosservato”.
Bravi
ragazzi, sono davvero felice di quello che ci avete offerto. Il
ricordo resterà indelebile dentro di me.
L’appuntamento
era alle ore 12:00 in Largo Calasetta, di fronte all’Hotel Puppo.
Con
Carmen e Angelino raggiungiamo il luogo alle ore 11:00 (come da
intesa con Sandro)… ad aspettarci e aprirci l’accesso alla
piazza per il parcheggio, sono già presenti Sandro, Giuseppe e
Gianni.
Man
mano arrivano tutti gli altri "Carlofortini nel mondo":
Gian, Wilma, Mauri, Manù, Mariuccia, Alberina, Tizy, Zukar, Luca,
Paolo, Pino e Marzia (che con una levataccia ci ha raggiunto da
Roma – complimenti).
Da
subito, la cosa che più mi ha colpito, è stata la maniera
naturale con la quale abbiamo immediatamente familiarizzato con i
nuovi (si fa per dire) della Mailing List.
Per
la prima volta vedevo Giuseppe Bruzzo, Giancarlo Portigliotti,
Wilma, Zukar, Luca, Paolo Brodasca e Marzia.
L’ansia
di fare la loro conoscenza, era grandissima e quando si è
arrivati al fatidico “Piacere, Gianky” è stato un momento
emotivamente intenso.
Sapere
che eravamo tutti lì riuniti per un unico amore rappresentato
dalla la nostra Isola di San Pietro, nella “nostra Pegli”, con
questi nuovi Amici d’avventura, un sole caldo, un mare stupendo
che faceva da cornice… sembrava una vera fiaba… e così è
stato.
Prima
tappa: Un mega rinfresco con focacce fatte in svariati modi
(gentilmente offerte da Zukar e Sandro), vino bianco, succo d’arancia,
acqua e caffè (offerti dal simpatico Signor Marco Puppo –
proprietario dell’omonimo Hotel che ha ospitato Marzia, il
sottoscritto e family).
Dopo
di che ci si sposta in comitiva verso il Parco Durazzo Pallavicini
di Pegli - il giardino del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini
- un percorso scenografico unico nel suo genere, con lago,
fontane, pagode cinesi, statue, alberi secolari, tutto molto
suggestivo.
Una
tipica macchia boschiva ligure diventata luogo incantato. Una
rappresentazione filosofico-fiabesca al di fuori del tempo.
Il
Parco di Villa Durazzo Pallavicini, che rappresenta un sublime
esempio di giardino paesistico romantico, fu progettato nel 1840
da Michele Canzio (architetto, decoratore e scenografo).
La
passeggiata prosegue con la visita al “Museo Navale” di Pegli,
ospitato nell’incantevole Villa Doria di Piazza Bonavino.
In
questa Villa Rinascimentale dei Doria sono ambientate le
collezioni marittime genovesi dal XI al XVI secolo: reperti di
archeologia sottomarina, documenti, armature, strumenti di
navigazione, preziosi portolani e dipinti, fra i quali spiccano 3
stupendi grandi quadri dell’Isola di Tabarka (eccezionali!!!)
Si
parte in bus verso la “Vetta di Pegli” dove si visita un museo
ricavato in una vecchia batteria militare, tenuto da volontari che
hanno racimolato tutto quanto esposto (oggetti vari delle recenti
guerre mondiali - da armi di vario tipo a radio ricetrasmittenti,
da abiti militari di varie nazioni a elmi) grazie a doni di
cittadini pegliesi e non. Angelino si fa addirittura regalare una
vecchia borraccia della seconda guerra mondiale.
Lasciato
questo museo ci attende – sulla vetta - una grandiosa vista
panoramica da Pegli fino a Genova (si scorge perfino il fascio
luminoso della celeberrima “Lanterna”).
Stupefatti
e alquanto soddisfatti da questo panorama ci apprestiamo a
raggiungere il centro di Pegli per seguire questa favolosa
giornata al ristorante.
Con
il grosso della comitiva ci si ritrova appunto al ristorante “La
Scaletta” di Multedo alle ore 20:00 in punto.
Siamo
ben 29 tra "Carlofortini nel mondo" e familiari.
Tutto
veramente molto, molto bello!!!
A
fine serata si unisce al gruppo anche il nostro Sal.
Finito
questo primo memorabile giorno del raduno di Pegli, ci aspetta la
domenica, dove i "Carlofortini nel mondo" partono alla
scoperta di Genova.
Appuntamento
alle ore 08:30 con Sandro, Gianni e Marzia per recarsi in bus da
Pegli a Genova, dove ci aspettano Sal, Rosa e Pino.
Subito dopo ci raggiungono Pier, Giuli, Gian e Wilma.
Ci
uniamo ad una comitiva e, con tanto di guida, visitiamo il famoso
Acquario di Genova - il più grande d’Europa.
Con
le sue 39 vasche, alle quali vanno aggiunte le altre 19 della
“Nave Blu”, ci siamo addentrati nell’esplorazione
sottomarina di un entusiasmante percorso sui fondali degli oceani.
La
visita non ha richiesto più di 2 ore, ma il tempo non ha avuto
grande peso, vista la certezza d’aver vissuto un momento
emozionante e irripetibile.
Verso
le ore 12:00, finita la visita dell’Acquario, percorrendo via
San Lorenzo - la stessa strada percorsa dai grandi del G8 (noi più
grandi di loro per numero e per il fatto che ce la siamo fatta a
piedi) - ci addentriamo nel centro di Genova, fino al Palazzo
Ducale (antica sede del Governo della Repubblica di Genova –
oggi grande centro culturale polivalente d’Italia, che ospita
grandi mostre nei suoi ambienti monumentali tra i quali: le
carceri e la torre).
Tra
i “Carruggi” di Genova incontriamo Erika di Carloforte che si unisce -
come previsto - alla comitiva, accompagnata da Massimiliano di
Genova.
Tutti
assieme andiamo a pranzo - altra bella tavolata composta da 14
"Carlofortini nel mondo".
A
farla da padrone sono – fra le varie pietanze – gli
squisitissimi “Mandrilli al Pesto” (mannaggia che buoni –
vero Marzia?).
Ma
non è finita qui… nel pomeriggio, sempre con tanto di guida,
partiamo a visitare l’incantevole “Museo del Tesoro” della
Cattedrale di San Lorenzo:
Ambienti
sotterranei moderni di una grande qualità architettonica, sono
scrigno affascinante di opere di oreficeria e argenteria antica di
eccezionale importanza artistica, direttamente collegate alla
storia civile e religiosa della città di Genova – che tanto ha
contribuito alla realizzazione dello stesso.
Il
“Sacro Catino”, la bizantina “Croce degli Zaccaria”, gli
oggetti legati al culto del Battista (il prezioso “Piatto di
calcedonio”, l’archetta reliquiario detta “del Barbarossa”,
l’arca processionale quattrocentesca) e alcune monumentali opere
argentee cinque e seicentesche, sono fra i pezzi che abbiamo avuto
l’onore di ammirare.
Da
notare che questo museo è chiuso la domenica, tuttavia il nostro
Sal è riuscito a farlo aprire appositamente per i
"Carlofortini nel mondo".
Terminata
questa visita, proseguiamo, sempre con la stessa guida, con la
visita al “Museo Diocesano” – chiostro dei Canonici di San
Lorenzo – eretto come residenza collettiva dei Canonici della
Cattedrale di San Lorenzo, nella seconda metà del secolo XII.
Stupendo
complesso monumentale, accoglie oggi un importante nucleo di opere
– dalla “Lastra dei Pavoni” (sec. X) alle grandi e imponenti
tele di G. De Ferraris – che rappresentano una significativa
testimonianza dell’Arte Sacra a Genova.
Sono
le 17:30 ed è giunta l’ora di raggiungere nuovamente Pegli ove
verrà officiata la SS Messa in Commemorazione della Patrona di
Carloforte – “La Madonna dello Schiavo” – celebrata,
nientemeno che dal Parroco di Carloforte, Don Vitale Melis, ivi giunto
appositamente.
E
così assieme a Pier e Giuli, la mia famiglietta e il
sottoscritto, ci dirigiamo alla Chiesa Immacolata di Pegli, dove
troviamo la funzione religiosa iniziata da pochi minuti e
ritroviamo altri "Carlofortini nel mondo" che per la
domenica avevano scelto dei programmi alternativi.
A
Carloforte la Madonna dello Schiavo viene commemorata il 15
novembre.
L'ultima
domenica del mese di Novembre è diventata invece, da diversi
anni, una data fissa che riunisce i fratelli Pegliesi a quelli
Carlofortini.
La
Chiesa dell'Immacolata di Pegli è quindi meta fissa di
pellegrinaggio per tanti Carlofortini di Carloforte e di Liguria
che si riuniscono in preghiera attorno alla loro Madonnina nera,
che nel 1800 fu trovata a Nabeul, sospesa tra due alberi, da
Nicola Moretto (Carlofortino rapito e ridotto in schiavitù dai
Tunisini, insieme a tanti altri Carlofortini).
Dopo
questo eccezionale avvenimento, 3 anni dopo, nel 1803, gli schiavi
carlofortini ritrovarono la loro libertà, riconquistarono la loro
amata Carloforte e portarono con sé quella Madonnina che li liberò
dalla schiavitù e che chiamarono quindi:
"Madonna dello Schiavo".
Il
momento più intenso di questa Commemorazione, è stata
indubbiamente la “Novena” (preghiera) e “Laude” alla Madonna dello Schiavo a fine cerimonia.
Quest'anno
veniva commemorato il 201° anniversario del ritrovamento a Nabeul
della Madonnina.
Per sottolineare questo eccezionale evento, i "Carlofortini
nel mondo" hanno voluto essere presenti sul posto, a Pegli,
organizzando questo stupendo raduno.
Ancora
grazie di cuore agli organizzatori per esser riusciti ad offrirci
questi momenti intensi di Amicizia, unione e fratellanza.
Un
caloroso ringraziamento va ovviamente a tutti gli amici della
nostra Mailing List che hanno risposto a questo richiamo.
Francamente,
quando penso che fino a 2 mesi e mezzo fa, tutto questo non
esisteva, dopo simili esperienze, sono fortemente fiero ed
entusiasta di far parte dei "Carlofortini nel mondo"!
Questo
mio commento, unitamente a tutti quelli già pervenuti e che ci
perverranno prossimamente, saranno pubblicati - assieme ad un
ricco reportage fotografico - nel nostro sito www.isoladisanpietro.org
in apposite pagine che verranno elaborate per salutare questo
indimenticabile raduno!
Un
sincero ed affettuoso saluto a tutti.
Exil |